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ComunicazioniPubblicato il 31 luglio 2025

Senza logistica non funziona nulla!

«La logistica non ti fa vincere la guerra, ma senza logistica sei sicuramente perdente». È questo il motto a cui si allinea il pensiero del capitano Brian Raggenbach, comandante di una compagnia di trasporto dell’Esercito svizzero. Nel podcast ufficiale dell’esercito Raggenbach propone uno scorcio nel ruolo, sovente trascurato ma comunque essenziale, della logistica. Parla delle sfide legate alla sua funzione – e anche del significato che ha per la sua vita civile.

Testo: Comunicazione Difesa, Mathias Müller

Raggenbach, che in civile lavora come capoprogetto, sottolinea quanto sia stato determinante l’esercito per lui. Durante il servizio militare ha imparato in particolare ad affrontare le questioni in maniera strutturata e a ragionare in termini complessivi, sviluppando inoltre la capacità di affrontare in modo sistematico anche compiti sgradevoli. Questo ha avuto ripercussioni dirette sulla sua attività lavorativa quotidiana. In quanto capoprogetto trae vantaggio dalla capacità acquisita durante il servizio militare, di non valutare i problemi soltanto in maniera isolata, bensì di considerare sempre anche il contesto e l’interazione dei diversi fattori.

Nella sua funzione di capitano Raggenbach è a capo di una compagnia di trasporto – un’unità logistica che opera dietro le quinte, ma che in caso di evento reale fa la differenza tra successo e insuccesso. Si tratta di un ruolo discreto, afferma senza ombra di vanità. La fama appartiene alle formazioni combattenti, ma nessuna formazione è in grado di combattere senza approvvigionamento di munizioni, carburante, prestazioni sanitarie e materiale. «Siamo i personaggi dietro le quinte che sostengono le formazioni combattenti», spiega – e non è difficile credere che sia proprio questa la sua motivazione.

Esperienze internazionali come fonte di arricchimento

Durante il colloquio parla anche delle sue impressioni maturate durante le esercitazioni internazionali, in particolare durante lo scambio con l’esercito polacco. In quel caso è rimasto impressionato dell’efficienza e della rapidità con cui è stata realizzata una piazza di trasbordo logistica per l’approvvigionamento dell’Ucraina. A confronto, in Svizzera siamo più modesti. Ciononostante, apprezza le esperienze rese possibili da simili incontri – non soltanto dal punto di vista logistico, ma anche sotto il profilo mentale.

Lezioni preziose per la vita privata

Raggenbach ci tiene a sottolineare inoltre il cambiamento a livello personale che il servizio militare ha indotto in lui. Conoscenza di sé, disciplina e disponibilità ad affrontare i compiti – anche quelli sgradevoli – sono lezioni fondamentali che ha appreso. Non è questione di essere sempre motivati, bensì di assumersi delle responsabilità.

Il capitano Raggenbach è un esempio dei numerosi militari di milizia che si muovono tra professioni civili e impegno militare. È la dimostrazione che la forza discreta, un modo di ragionare strutturato e una condotta orientata al servizio possono essere determinanti anche sull’altro lato del fronte – in caso di evento reale ma anche nell’attività quotidiana.

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