La crisi va preparata e governata
Calma e rigore, pragmatismo e proporzionalità, spirito di servizio e passione, ingredienti utili nella gestione delle crisi. Martin Bühler, Consigliere di Stato dei Grigioni e colonnello SMG ricorda la gestione della catastrofe naturale di Bondo. Racconta il suo percorso formativo cominciato nel Gabon, finalizzato a Schiers, Zurigo e Coira, nonché quello militare che lo vede diventare granatiere e poi ufficiale. Il suo impegno nell’esercito e nella politica evidenzia il valore aggiunto del servizio di milizia, come la vocazione al servizio della comunità.
Testo: Comunicazione Difesa, Giorgio Krüsi
Martin Bühler è calmo e ponderato, è orientato alle soluzioni e tiene ad un dialogo franco fra istituzioni e partner. Passione ed entusiasmo, come l’impegno nell’interesse collettivo fanno da fil rouge a questa preziosa testimonianza. Martin Bühler ci ricorda che non è certo durante i tempi di crisi che dobbiamo metterci a fare degli esperimenti. «Se va ripensato il servizio di milizia occorre farlo in separata sede. Va semmai consolidato e valorizzato quanto abbiamo», dice Bühler. Vanno integrate tutte le forze, in un esercito che deve essere inclusivo, anche con il supporto di donne volontarie che completano la forza del nostro sistema.
Quella del 23 agosto 2017 sembrava una giornata di ordinaria routine, quando Martin Bühler, allora capo della Sezione del militare e della protezione civile, nonché capo dello Stato maggiore di crisi dei Grigioni, riceve la chiamata del geologo, poi della polizia cantonale GR che annuncia il disastro di Bondo (Val Bregaglia). Il 23 e soprattutto il 31 agosto si staccano dal Pizzo Cengalo (3400 msm) tre milioni di metri cubi di roccia che devastano la Val Bondasca: in Svizzera, una delle frane più importanti dell’ultimo secolo che ha rischiato di distruggere l’intero paese di Bondo. Otto escursionisti sono stati investiti dalla prima colata dettritica e sono purtroppo scomparsi.
Martin Bühler parte subito per Schiers GR dov’è in servizio la Protezione civile, che viene subito attivata e schierata in Bregaglia, così come la REGA, le Forze aeree e l’esercito. I rischi vanno conosciuti, studiati e mitigati, gli scenari vanno allenati e preparati. La popolazione di Bondo è stata evacuata e messa al riparo soprattutto dalla seconda fatale frana del 31 agosto. Il villaggio senza telecomunicazioni, elettricità, acqua e collegamenti, è stato prontamente soccorso dagli organi di sicurezza che hanno schierato i mezzi di emergenza disponibili, internet militare compreso. Alla testa della cellula di crisi la Sindaco Anna Giacometti ed il colonnello SMG Martin Bühler per il cantone, con l’appoggio di Christian Gartmann per la comunicazione.
Originario di Fideris e Davos, Martin Bühler (classe 1976) ha frequentato l’asilo a Lambaréné (nel Gabon) dove il padre esercitava quale medico nell’ospedale costituito a inizio ‘900 dal missionario svizzero Albert Schweitzer. Nei Grigioni ha ottenuto la patente di maestro di scuola ed a Zurigo si è laureato in scienze politiche, ottenendo in seguito un MBA presso la Scuola universitaria grigionese. Martin Bühler, sposato e padre di tre figli, ha lavorato quale insegnante e dopo il suo impiego militare all’estero presso la EUFOR nei Balcani ha operato quale collaboratore scientifico ed in seguito quale direttore amministrativo presso l’Alta scuola pedagogica dei Grigioni. Un anno prima del disastro di Bondo (nel 2016) ha assunto la responsabilità della Sezione del militare e PC a Coira. Nel 2023 è stato eletto Consigliere di Stato assumendo la responsabilità del Dipartimento finanze e Comuni.
Il papà gli suggeriva di arruolarsi nella fanteria dove vi sarebbero state opportunità di carriera. Seguì invece il consiglio del suo maestro di sport che senza dubbi gli raccomandava l’esperienza del granatiere. Martin Bühler è sempre attivo quale miliziano nelle Forze speciali. La sua esperienza di vita e militare lo vede anche attivo quale consulente nello Stato maggiore milizia del DDPS.
Il suo racconto è appassionante e ci racconta quanto il rigore, la perseveranza, la conduzione ma anche la forza dell’ascolto e della conciliazione, se non di una comunicazione aperta e costante, siano fondamentali nella gestione delle crisi. Crisi durante le quali occorre agire e pianificare l’impensabile. I cambiamenti si fanno nei tempi di pace, dunque non oggi.
Podcast già pubblicati
La crisi va preparata e governata
Calma e rigore, pragmatismo e proporzionalità, spirito di servizio e passione, ingredienti utili nella gestione delle crisi. Martin Bühler, Consigliere di Stato dei Grigioni e colonnello SMG ricorda la gestione della catastrofe naturale di Bondo. Racconta il suo percorso formativo cominciato nel Gabon, finalizzato a Schiers, Zurigo e Coira, nonché quello militare che lo vede diventare granatiere e poi ufficiale. Il suo impegno nell’esercito e nella politica evidenzia il valore aggiunto del servizio di milizia, come la vocazione al servizio della comunità.
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