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ComunicazioniPubblicato il 14 agosto 2025

Impegno, disciplina e passione: il percorso di due giovani ufficiali svizzeri

Brillanti studenti di diritto e ufficiali dell’Esercito svizzero, David Berset e Pierre Demaurex spiegano nel podcast ufficiale dell’esercito come la loro istruzione militare abbia contribuito al successo della loro impresa. Tra arringhe e rigore tattico, il loro percorso testimonia l’impatto concreto delle competenze acquisite sul campo.

Testo: Comunicazione Difesa, colonnello SMG Mathias Müller

David Berset e Pierre Demaurex non parlano: sono raggianti. Il loro discorso è chiaro e carico di convinzione. La loro energia è contagiosa. In questo nuovo episodio del podcast dell’Esercito svizzero si capisce subito che questi due giovani non si limitano a raccontare, ma vivono in prima persona ciò di cui parlano. Entrambi ufficiali, entrambi ex soldati in ferma continuata, entrambi studenti di diritto; insieme a Timothée Pellouchoud hanno scritto una pagina di storia.

Nel marzo 2025, la loro squadra dell’Università di Friburgo ha vinto il prestigioso «Concours européen des droits de l’homme René Cassin» (Concorso europeo dei diritti dell’uomo René Cassin). Una causa fittizia, un vero tribunale: la finale si è infatti svolta presso la Corte europea dei diritti dell’uomo a Strasburgo. Di fronte a una giuria molto severa, Berset e Demaurex hanno brillato per il loro rigore giuridico, la loro eloquenza e la loro forza interiore. La loro squadra ha vinto non solo il concorso, ma anche il premio per la migliore memoria. Pierre Demaurex ha ricevuto inoltre il premio per la miglior arringa.

Nel podcast i due ufficiali spiegano con umiltà, ma senza fronzoli, che avevano un vantaggio decisivo rispetto a tutte le altre squadre: essere ufficiali dell’Esercito svizzero. Ciò che altri imparano nei giochi di ruolo, ossia come gestire un team, prendere decisioni sotto pressione e mantenere la calma, loro lo hanno potuto mettere in pratica sul campo: dirigere una sezione, dare prova di leadership ed esprimersi con chiarezza è per loro del tutto naturale.

«Le famose soft skill», dicono sorridendo. Queste competenze umane e relazionali le hanno acquisite giorno dopo giorno durante il servizio militare, alla scuola reclute, alla scuola ufficiali, assumendo responsabilità di condotta. Oggi le mettono a frutto negli studi, nella vita professionale e nelle relazioni interpersonali.

Il successo di questi giovani impegnati non è frutto del caso, ma di un lavoro instancabile, di una forte etica personale e di una chiara visione del servizio che mette al primo posto l’essere umano.

Vale la pena ascoltare la loro testimonianza nel podcast dell’Esercito svizzero, non solo perché questi giovani parlano con passione e intelligenza, ma anche perché incarnano una gioventù che ha scelto la responsabilità, il rigore e l’impegno.

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