Pubblicato il 15 marzo 2024
Programma d’armamento 2024
Con il Programma d’armamento 2024 il Consiglio federale richiede crediti d’impegno per un ammontare di 490 milioni di franchi.

I crediti d’impegno richiesti comprendono il rincaro, una percentuale di rischio e l’imposta sul valore aggiunto.
Equipaggiamento dei Centri di calcolo DDPS

Per migliorare le capacità relative alla condotta e all’interconnessione, è necessario ampliare ulteriormente i Centri di calcolo DDPS.
Investimenti: 130 milioni di franchi
Acquisto: 2025-2028
Durata di utilizzazione: 2026-2040
_it.jpg?auto=format)
I Centri di calcolo DDPS forniranno all’esercito una piattaforma di digitalizzazione sicura, resistente, standardizzata e automatizzata. Sarà così possibile modernizzare un elemento chiave dell’infrastruttura informatica proteggendola meglio dai ciberattacchi.
In futuro, il DDPS gestirà due Centri di calcolo sotterranei: «Fundament» e «Kastro II», la cui costruzione è stata richiesta nell’ambito del Programma degli immobili 2024. Un terzo Centro di calcolo («Campus») soddisferà i requisiti di protezione civili e sarà utilizzato da servizi civili della Confederazione.
Il Parlamento ha approvato l’acquisto delle prime componenti informatiche per i due Centri di calcolo «Fundament» e «Campus» nei Programmi d’armamento 2014 e 2017. Un ampliamento delle capacità di calcolo e l’installazione dei primi sistemi di condotta sono stati approvati con i Programmi d’armamento 2021 e 2023.
Con il presente programma d’armamento, il Consiglio federale richiede un ulteriore credito d’impegno per l’ampliamento a tappe dei due Centri. Sarà così possibile attuare la migrazione di applicazioni e di servizi critici per gli impieghi alla nuova infrastruttura TIC prevista per la successiva fase d’ampliamento.
L’equipaggiamento iniziale dei Centri di calcolo DDPS comprende l’installazione di hardware di archiviazione, server, software e altre componenti informatiche. I primi sistemi di condotta vengono già integrati nella nuova infrastruttura informatica.
In un ulteriore fase del progetto, si procederà alla migrazione di altri sistemi e applicazioni militari, in particolare di sistemi di condotta e di comunicazione, dagli attuali Centri di calcolo decentralizzati alla nuova piattaforma di digitalizzazione. Per questa migrazione è necessario un ulteriore credito d’impegno. Sarà così possibile ampliare gradualmente i Centri di calcolo.
Le componenti informatiche ancora necessarie, tra cui software e licenze, nonché i servizi, saranno acquistati secondo le modalità d’acquisto ordinarie. La disponibilità dei prodotti e dei servizi sarà concordata con i fornitori, in modo che la migrazione possa avvenire il prima possibile ed entrare in funzione nella seconda metà del decennio 2020.
È stata vagliata la possibilità di sviluppare ulteriormente i sistemi esistenti che prevedono diverse infrastrutture informatiche in più ubicazioni. Questa opzione, tuttavia, è stata scartata perché comporterebbe elevati costi d’esercizio annuali e tempi di intervento più lunghi in caso di malfunzionamenti.
È stata scartata anche l’opzione di affidare l’esercizio e la manutenzione dell’infrastruttura informatica a partner esterni. Questa soluzione sarebbe contraria alle norme militari di sicurezza vigenti e comporterebbe costi supplementari permanenti a causa della maggiore necessità di coordinamento.
L’equipaggiamento e l’allacciamento dei Centri di calcolo sono altamente complessi e presentano rischi tecnici che possono comportare costi supplementari. Inoltre le applicazioni militari critiche per l’impiego e la nuova infrastruttura TIC presentano un elevato grado di interdipendenza, per cui non è possibile calcolare con precisione la portata dei lavori di integrazione. Questi rischi giustificano la necessità di calcolare un supplemento di rischio di circa il 25 per cento sul volume di acquisto.
Poiché la maggior parte dell’hardware e delle licenze da acquistare proviene dall’estero, si ipotizza un rincaro pari a circa il 9 per cento (previsione del rincaro di armasuisse dell’ottobre 2023).
Le spese annuali per i costi per la manutenzione e le licenze delle componenti richieste ammonterà a circa 6 milioni di franchi. Per l’esercizio e l’ulteriore sviluppo è necessario prevedere supplementari risorse finanziarie e sull’effettivo del personale. Il fabbisogno sarà verificato nel quadro dei concetti d’esercizio necessari e coperto mediante il bilancio d’esercizio ordinario dell’Aggruppamento Difesa.
Le crédit demandé n’a pas de conséquences sur l’immobilier. Les constructions destinées aux centres de calcul Fundament et Campus ont été approuvées dans le cadre des programmes immobiliers 2013 et 2016.
Sensori passivi parzialmente mobili per il completamento del quadro della situazione aerea
.jpg?auto=format)
I dati radar necessari per il quadro della situazione aerea provengono, tra l’altro, da stazioni radar che fanno parte del sistema di sorveglianza dello spazio aereo e di condotta degli impieghi FLORAKO. I loro sensori dovranno essere rinnovati all’inizio degli anni 2030 e in futuro saranno impiegati in modo parzialmente mobile.
Investimenti: 40 milioni di franchi
Acquisto: 2025-2028
Durata di utilizzazione: 2026-2040
_it.jpg?auto=format)
Oggi l’esercito dispone di sistemi di sensori passivi in grado di rilevare le radiazioni elettromagnetiche provenienti dagli aeromobili, come ad esempio a seguito del traffico radio o delle emissioni radar. Questi sistemi di sensori servono all’esplorazione dei segnali. Sono in grado di rilevare, localizzare, seguire e identificare aeromobili, contribuendo così a definire il quadro della situazione aerea attuale.
Il sistema d’esplorazione attualmente utilizzato dall’Esercito svizzero consiste in sensori per il rilevamento di segnali radar. Questi sensori sono fissi e sarebbero quindi vulnerabili in caso di conflitto. I sensori supplementari sono destinati ad aumentare la resilienza e a completare il quadro della situazione aerea anche in caso di malfunzionamenti o guasti dei sensori esistenti.
Per ridurre la vulnerabilità dell’attuale sistema di rilevamento, analisi e localizzazione, il presente programma d’armamento prevede l’acquisto di sensori supplementari. Questi possono essere installati in breve tempo e riposizionati a seconda delle necessità. Di conseguenza sono meno vulnerabili degli attuali sistemi installati in maniera permanente. I nuovi sensori saranno utilizzati da formazioni di milizia, per cui sarà necessario prevedere un’istruzione adeguata.
I sensori supplementari sono praticamente identici a quelli già esistenti. Saranno installati negli attuali veicoli e immobili dell’esercito. Il mandato d’acquisto può essere pertanto assegnato direttamente senza passare per un bando di concorso.
L’esercito ha vagliato diverse soluzioni mobili e parzialmente mobili come alternativa ai sensori supplementari. I sensori installati in modo permanente, invece, sono stati scartati sin dall’inizio, poiché la capacità di sopravvivenza dei sistemi è significativamente più elevata già in caso di impiego parzialmente mobile.
Siccome l’installazione di antenne e di ricevitori può comportare in diversi veicoli difficoltà tecniche, vengono eseguiti in anticipo studi e prove. Per l’acquisto dei sensori passivi viene pertanto calcolato un supplemento di rischio di circa il 13 per cento sul volume d’acquisto.
I sistemi devono essere acquistati all’estero poiché nessun produttore svizzero possiede le competenze necessarie. Di conseguenza viene calcolato un rincaro pari al 6 per cento (previsione del rincaro di armasuisse dell’ottobre 2023).
Le spese annuali per la manutenzione dei sensori ammonteranno a 4 milioni di franchi. I sistemi saranno utilizzati nel periodo compreso tra il 2026 e il 2040. Circa a metà del loro periodo di utilizzazione si renderà necessario un intervento per il mantenimento del valore.
Le risorse di personale necessarie per l’esercizio sono disponibili nell’ambito del quadro esistente.Per l’installazione dei sensori supplementari possono essere utilizzati gli immobili esistenti. Là dove necessario saranno eseguite misure edilizie minori con un onere finanziario ridotto.
Mantenimento del valore dell’aereo d’addestramento PC-7
.jpg?auto=format)
Con il messaggio sull’esercito 2021, il Parlamento ha approvato un credito per l’equipaggiamento del PC-7 Turbo Trainer. Allora erano state annunciate ulteriori misure per garantire l’aeronavigabilità, la cui adozione viene ora richiesta con l’attuale programma d’armamento.
Investimenti: 70 milioni di franchi
Acquisto: 2025-2029
Durata di utilizzazione: 2026-2040
_it.jpg?auto=format)
Il Pilatus PC-7 Turbo Trainer è un aereo d’addestramento per l’istruzione dei piloti. È impiegato dalle Forze aeree dal 1982 e fa ancora parte, malgrado la sua età, dei modelli della sua categoria che garantiscono le migliori prestazioni. Il PC-7 viene utilizzato dalle Forze aeree per la selezione e l’istruzione di base dei futuri piloti di elicotteri e di jet. È particolarmente adatto per il volo strumentale in caso di scarsa visibilità, il volo notturno e il volo in formazione.
Nel corso del tempo sono state apportate diverse modifiche e adottate diverse misure di mantenimento del valore, in modo da garantire che l’avionica, ovvero l’elettronica dell’aeromobile, sia al passo con i più recenti sviluppi della tecnica. Ad esempio, con il Programma d’armamento 2005 ha potuto essere acquistato un nuovo cockpit. Con il messaggio sull’esercito 2021 il Parlamento ha anche stanziato un credito per l’equipaggiamento dei sistemi di allarme anticollisione. Allora erano state annunciate ulteriori misure per garantire l’aeronavigabilità, la cui adozione viene ora richiesta con l’attuale programma d’armamento.
Le misure di mantenimento del valore che devono essere adottate comprendono, in particolare, il rinnovamento del sistema di navigazione indispensabile per il volo strumentale e l’adeguamento degli impianti di radiocomunicazione in conformità alle normative introdotte in tutta Europa. Inoltre i due simulatori di volo devono essere portati allo stesso livello di sviluppo tecnologico dei sistemi reali.
Nell’ambito dell’adozione delle misure di mantenimento del valore vengono integrate componenti aeronautiche moderne disponibili in commercio. Le Officine aeronautiche SA di Stans sono responsabili del mantenimento del valore della flotta di PC-7. A tal fine hanno concluso un contratto con il gruppo tecnologico RUAG MRO Holding SA. Il mantenimento del valore della flotta e dei simulatori sarà effettuato presso le ubicazioni di Lodrino (TI) e Emmen (LU).
Una volta completati i lavori, il PC-7 potrà essere impiegato per altri 15 anni.
Con il messaggio sull’esercito 2023 il Parlamento ha stanziato un credito PCPA per la progettazione del mantenimento del valore. A causa della scadenza ravvicinata, è stato necessario rinunciare alla produzione di un prototipo. Per minimizzare il rischio, la fattibilità del mantenimento del valore è stata verificata e confermata con l’aiuto di studi di progetto da parte dell’azienda produttrice. La trasformazione a titolo di prova del primo velivolo sarà avviata all’inizio del 2024, in seguito verrà modificato il resto della flotta. Il completamento dei lavori è previsto per il 2029.
L’esercito ha esaminato diverse varianti di trasformazione con configurazioni differenti nonché l’acquisto di nuovi velivoli. Sono stati in particolare considerati l’economicità, l’attuale concetto d’istruzione dei piloti e le risorse di personale disponibili. Il mantenimento del valore del PC-7, richiesto in questa sede, si è pertanto rivelato l’opzione più appropriata ed è stato successivamente sviluppato.
Sia le Officine aeronautiche Pilatus SA che la RUAG MRO Holding SA conoscono molto bene l’avionica del PC-7. Per la fase di trasformazione sono stati negoziati contratti d’acquisto con opzioni. Si tratta di contratti a prezzo fisso che tengono conto anche delle fluttuazioni dei tassi di cambio, dell’andamento dei costi salariali e di eventuali fluttuazioni dei prezzi da parte dei fornitori.
Per il mantenimento del valore viene calcolato un piccolo supplemento di rischio pari a circa il 4 per cento sul volume d’acquisto. Il supplemento di rischio è stato determinato sulla base di un’accurata valutazione ed è giustificato dalla complessità medio-bassa del progetto.
Il rincaro è già incluso nel prezzo massimo negoziato, per cui non risultano costi supplementari.
Dopo il mantenimento del valore, i costi di esercizio e manutenzione si manterranno all’interno del quadro attuale. Le spese annuali per la manutenzione di 27 aeromobili ammontano a 11,7 milioni di franchi. Gli interventi per il mantenimento del valore non avranno ripercussioni nemmeno sull’effettivo del personale.
Il mantenimento del valore della flotta di PC-7 non ha ripercussioni sugli immobili.
Missile terra-terra

Per consentire all’esercito svizzero di attaccare bersagli mobili blindati e oggetti chiave a lunga distanza, è previsto l’acquisto di un missile terra-terra.
Investimenti: 210 milioni di franchi
Acquisto: 2025-2031
Durata di utilizzazione: 2029-2049
_it.jpg?auto=format)
Con il messaggio sull’esercito 2018, il Parlamento ha ordinato la messa fuori servizio del sistema di missili anticarro TOW come componente del cacciacarri 90. In questo modo l’Esercito svizzero ha perso la capacità di difesa anticarro a una distanza di circa quattro chilometri. Dallo scoppio della guerra in Ucraina, questa capacità ha riacquistato importanza: i moderni missili anticarro sono tra i mezzi di difesa più importanti.
Per consentire all’Esercito svizzero di attaccare bersagli mobili blindati e oggetti chiave a lunga distanza, è previsto l’acquisto di un missile terra-terra. Quest’ultimo deve potere essere impiegato indipendentemente dai veicoli.
Il missile terra-terra è uno strumento offensivo che può essere impiegato contro obiettivi blindati, in particolare contro veicoli protetti o posizioni coperte. Ha una gittata fino a cinque chilometri e mezzo. Grazie a un sistema di guida, il missile è in grado di colpire il suo bersaglio con precisione, causando un minimo di danni collaterali e richiedendo un minor numero di missili per centrare l’obiettivo.
Si rinuncia a integrare il missile in un veicolo. Per potere trasportare il missile in sicurezza nei settori d’impiego, sono stati acquistati veicoli leggeri di un modello già in uso presso l’Esercito svizzero.
Dopo un’analisi di mercato, l’Ufficio federale dell’armamento (armasuisse) ha chiesto a diversi produttori europei e americani informazioni e offerte per missili terra-terra. Sulla base di un’analisi dettagliata delle informazioni ricevute e di un esame delle offerte, armasuisse si è infine pronunciata a favore del tipo di arma Spike LR2 della ditta Eurospike GmbH. Secondo la valutazione, questo tipo di arma presenta il migliore rapporto tra costi e benefici dal punto di vista militare e costituisce, inoltre, l’offerta economicamente più vantaggiosa.
Il tipo di arma scelto è già impiegato con successo da diverse forze armate europee. Trattandosi di un prodotto di serie, è possibile rinunciare a una valutazione complessiva. In luogo di questa, la truppa sta svolgendo prove e verifiche. L’introduzione del sistema è prevista per il 2029.
Le alternative esaminate nell’ambito della valutazione presentavano un rapporto tra costi e benefici peggiore rispetto al sistema selezionato. Inoltre, per soddisfare i requisiti sarebbe stato necessario uno sforzo di sviluppo sproporzionato.
Grazie alla decisione di acquistare un prodotto già introdotto in altre forze armate, il rischio risulta relativamente basso rispetto a quello che comporterebbe l’acquisizione di un prodotto nuovo. Tuttavia il progetto non ha ancora superato tutte le fasi che garantiscono la maturità per l’acquisto, per cui non si può escludere l’esistenza di un rischio residuo. Per questo motivo al volume dell’acquisto viene aggiunto un rischio supplementare pari al 4 per cento.
I sistemi devono essere acquistati all’estero, poiché nessun produttore svizzero possiede le competenze necessarie. Per i missili sono state presentate offerte a prezzo fisso. L’importo di 4 milioni di franchi per il rincaro riportato sotto si riferisce quindi solo ai restanti componenti della prestazione, esclusi i missili (stato dei prezzi nell’ottobre 2022; previsione del rincaro di armasuisse dell’ottobre 2023).
Le spese annuali per la manutenzione dei missili ammonteranno a circa 4,6 milioni di franchi. Ogni anno sono richiesti circa tre posti di lavoro equivalenti a tempo pieno. I missili da acquistare saranno utilizzati nel periodo tra il 2029 e il 2049. Un intervento per il mantenimento del valore si renderà necessario all’incirca dopo la metà della loro durata di utilizzazione.
Sulla base dell’esperienza con sistemi analoghi, non si prevede alcuna ripercussione sugli immobili per quanto riguarda la gestione e l’immagazzinamento del nuovo missile.
Cibersicurezza
.jpg?auto=format)
La memorizzazione e la gestione dei profili utente digitali e la regolamentazione dell’accesso degli utenti deve essere ulteriormente migliorata così da incrementare la sicurezza dei dati.
Investimenti: 40 milioni di franchi
Acquisto: 2025-2028
Durata di utilizzazione: 2026-2040
_it.jpg?auto=format)
Fino a pochi anni fa, all’interno dell’Esercito svizzero esistevano ancora numerose soluzioni singole per la memorizzazione e la gestione dei profili utente digitali e per la regolamentazione dell’accesso degli utenti. Spesso i profili degli utenti dovevano essere elaborati più volte perché lo scambio di dati tra singole unità organizzative o sistemi era tecnicamente difficile o addirittura impossibile. L’esercizio parallelo di queste soluzioni singole comportava elevate spese d’esercizio e carenze nella sicurezza dei dati.
Dieci anni fa l’esercito ha pertanto introdotto un sistema di gestione centralizzato che coordina i servizi di elenchi esistenti e può interagire con altri organi federali. Attraverso diverse fasi di attuazione, numerose unità organizzative e sistemi sono stati collegati alla nuova applicazione in uso dal 2021. Con il credito richiesto, nella prossima fase di attuazione, a partire dal 2025, saranno collegati altri sistemi principali dell’esercito, e questo in stretta coordinazione con la piattaforma di digitalizzazione.
Il sistema per la memorizzazione e la gestione dei profili utente digitali e per la regolamentazione dell’accesso degli utenti è il presupposto per l’integrazione nella piattaforma di digitalizzazione dei sistemi principali di nuova introduzione, come ad esempio il nuovo aereo da combattimento o il sistema di difesa terra-aria a lunga gittata. Il sistema di gestione deve inoltre essere collegato a un’autorità decisionale della Public Key Infrastructure in tutte le situazioni. Ciò consentirà l’identificazione delle persone dell’organizzazione di professionisti e della componente di milizia, nonché la protezione crittografica dei dati.
Il credito d’impegno richiesto è necessario per collegare i sistemi principali di nuova introduzione e l’autorità decisionale della Public Key Infrastructure in tutte le situazioni a partire dal 2025.
A causa degli elevati requisiti di protezione dei dati, per l’acquisto iniziale si è ricorso alla procedura mediante invito. Sulla base dei dati importati ed elaborati nel sistema, infatti, possono essere creati profili della personalità e degli spostamenti che costituiscono per legge dati particolarmente degni di protezione. Per motivi tecnici, non è possibile suddividere un acquisto, da un lato, in componenti sensibili sotto il profilo della sicurezza e, dall’altro, in componenti non sensibili sotto il profilo della sicurezza. All’epoca il mandato per l’acquisto iniziale era stato ottenuto da un’impresa svizzera.
La fase di realizzazione sarà avviata a partire dal 2025, subito dopo i lavori attualmente in corso, mantenendo l’attuale mandatario. Secondo la pianificazione attuale, i lavori saranno completati alla fine del 2028.
Per motivi legati alla protezione dei dati, il sistema esistente deve essere ulteriormente sviluppato dall’attuale mandatario. Un cambio di fornitore per l’ampliamento dei servizi già forniti comporterebbe notevoli difficoltà e costi aggiuntivi considerevoli per motivi economici e tecnici.
L’elevata complessità dell’attuazione comporta rischi tecnici, poiché le applicazioni militari critiche per gli impieghi e la nuova infrastruttura TIC presentano un elevato grado di interdipendenza. Non è pertanto possibile calcolare l’esatta portata dei lavori di integrazione. Di conseguenza è stato calcolato un supplemento di rischio pari a circa il 12 per cento.
Poiché molti servizi possono essere acquistati in Svizzera, è stato calcolato un rincaro di circa il 4 per cento (previsione del rincaro di armasuisse dell’ottobre 2023).
Il credito d’impegno richiesto per l’acquisto per la prossima fase di realizzazione si compone nel modo seguente:
Le spese annuali per i costi di manutenzione e delle licenze del sistema ammonteranno a circa 0,6 milioni di franchi. Per l’esercizio e l’ulteriore sviluppo sono previste risorse finanziarie e di personale supplementari all’interno del quadro attuale.
Il progetto d’acquisto non avrà alcuna ripercussione di rilievo sugli immobili.
Capitoli di Messaggio sull’esercito
- Parametri fondamentali per l’orientamento a lungo termine dell’esercito
- Programma d’armamento 2024
- Acquisto di materiale dell’esercito 2024‒2027
- Programma degli immobili DDPS 2024
- Limite di spesa dell’esercito 2025–2028
Ulteriori informazioni
- Preventivo 2025: aumento dei fondi destinati all’esercito
- Preventivo 2025: ai mezzi supplementari destinati alla difesa nazionale e all’agricoltura si contrappongono tagli incisivi nella cooperazione internazionale, nell’asilo e nel settore proprio della Confederazione.
- CPS-S: Finanziamento dell’esercito
- Messaggio sull’esercito 2024: la Commissione propone di non entrare in materia sul decreto federale concernente il limite di spesa dell’esercito 2025-2028 (parlament.ch)
- Document pour la presse: Message sur l’armée 2024 / Exportation de matériel de guerre (parlament.ch)
- Più risorse per l’esercito senza aumenti delle imposte (parlament.ch)
- Creazione di una legge federale concernente un contributo straordinario per la sicurezza della Svizzera e la pace in Europa alla luce della guerra in atto contro l'Ucraina | Oggetto | Il Parlamento svizzero
- La Commissione si esprime a favore di un aumento dei mezzi finanziari destinati all’esercito e della creazione di un fondo per la sicurezza e la pace (parlament.ch)
- La Commissione inizia l’esame del messaggio sull’esercito 2024 (parlament.ch)

20 marzo 2024
Messaggio sull’esercito 2024: aumentare l’efficacia e la protezione nel ciberspazio
Nel quadro del messaggio sull’esercito 2024, il Consiglio federale ha sottoposto per la prima volta al Parlamento dei parametri fondamentali per l’orientamento concettuale dell’esercito nei prossimi 12 anni. Le capacità relative all’efficacia nel ciberspazio e nello spazio elettromagnetico saranno rafforzate aumentando l’efficacia e la protezione dei sistemi di informazione e comunicazione.

5 marzo 2024
Messaggio sull’esercito 2024: modernizzare la protezione dello spazio aereo inferiore e intermedio
Per la prima volta il Consiglio federale sottopone al Parlamento i parametri fondamentali riguardanti l’orientamento concettuale dell’esercito per i prossimi dodici anni. Le capacità nell’ambito dell’efficacia contro obiettivi aerei devono essere completate, modernizzando i mezzi previsti per la protezione dello spazio aereo inferiore e intermedio.

29 febbraio 2024
Messaggio sull’esercito 2024: ottimizzare lo scambio di dati rapido e protetto
Nel quadro del messaggio sull’esercito 2024, il Consiglio federale auspica un rafforzamento delle capacità nel settore «Condotta e interconnessione», da realizzare nei prossimi dodici anni mediante l’ottimizzazione dello scambio rapido e protetto di dati tra i livelli di condotta e con le autorità civili.

29 febbraio 2024
Messaggio sull’esercito 2024: perfezionare l’acquisizione di informazioni e la raffigurazione della situazione
Con il Messaggio sull’esercito 2024 il Consiglio federale sottopone per la prima volta al Parlamento i parametri di riferimento per l’orientamento dell’esercito a livello concettuale per i prossimi dodici anni. Si tratta di rafforzare le capacità nel settore della rete informativa integrata e dei sensori perfezionando i mezzi per l’acquisizione di informazioni e la rappresentazione della situazione in tutte le zone d’efficacia.

13 marzo 2024
Messaggio sull’esercito 2024: più peso alla difesa da un attacco militare
Con il messaggio sull’esercito 2024, il Consiglio federale sottopone per la prima volta al Parlamento i parametri fondamentali per l’orientamento dell’esercito a livello strategico nei prossimi 12 anni. Occorre continuare a orientare le capacità nel settore «efficacia contro obiettivi al suolo» verso un ambiente di conflitto ibrido, dando tuttavia alla difesa da un attacco militare un peso maggiore rispetto a quanto avvenuto finora.