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DossierPubblicato il 24 novembre 2025

L’Esercito svizzero e la cooperazione internazionale

La cooperazione internazionale è decisiva affinché l’Esercito svizzero possa adempiere il proprio compito. Nel rispetto della neutralità, l’esercito collabora con forze armate estere e organizzazioni internazionali nell’ambito della formazione, dell’armamento, del promovimento militare della pace e della gestione di catastrofi. Questa collaborazione rafforza direttamente la sicurezza e la capacità di difesa della Svizzera. Il presente dossier raccoglie tutte le informazioni sulla cooperazione internazionale.

La guerra in Ucraina ha dimostrato che l’esercito non sarebbe in grado di esistere senza la cooperazione internazionale con le forze armate estere e le organizzazioni internazionali. Questa cooperazione contribuisce a colmare le lacune in termini di capacità e a rafforzare la capacità di difesa. Una collaborazione più stretta fa sì che l’esercito possa approfittare delle conoscenze, delle esperienze e delle possibilità di formazione di altre forze armate.

In quanto Stato neutrale, la Svizzera ha il diritto di potersi difendere autonomamente. Tuttavia, in caso di attacco la Svizzera è libera di organizzare la propria difesa in collaborazione con altri Stati. Per questo motivo l’esercito deve inoltre essere già oggi in grado di collaborare con altre forze armate.

Una cooperazione internazionale consolidata

L’esercito collabora già da decenni con partner internazionali, tra l’altro nell’ambito di esercitazioni delle Forze aeree e delle forze speciali, in impieghi di promovimento della pace, di aiuto militare in caso di catastrofe e nel servizio di polizia aerea transfrontaliero. Le Forze aeree effettuano ad esempio allenamenti regolari di voli notturni e a bassa quota in Gran Bretagna. Nel 2023 l’esercito ha fornito aiuto umanitario in occasione degli incendi boschivi in Grecia. Anche i contributi a favore del promovimento militare della pace, ad esempio per la KFOR in Kosovo, si sono dimostrati efficaci.

La collaborazione si basa su dare e ricevere: di conseguenza, l’Esercito svizzero mette al servizio della cooperazione i suoi punti di forza, come una moderna infrastruttura d’istruzione, e le proprie capacità nelle zone di montagna. In questo modo, già oggi varie forze armate europee si allenano regolarmente sui simulatori dell’esercito.

Cooperazione tra la Svizzera e la NATO

Dal 1996 la Svizzera partecipa al Partenariato per la pace (Partnership for Peace, PPP). Le possibili attività di cooperazione interessano pressoché tutti gli ambiti di attività della NATO, in particolare la formazione, la collaborazione nello sviluppo di standard, le esercitazioni, la gestione delle crisi e il promovimento della pace. L’Individually Tailored Partnership Programme (ITPP), concordato nel 2023, definisce gli obiettivi della cooperazione tra la Svizzera e la NATO; nei prossimi anni questo accordo congiunto sugli obiettivi sarà orientato ancora di più sulla capacità di difesa dell’Esercito svizzero.

Esercitazioni all’estero

In Svizzera l’esercito non dispone di una piazza d’esercitazione della truppa di dimensioni sufficienti per poter svolgere grandi esercizi delle truppe di terra. Per acquisire conoscenze volte al rafforzamento della capacità di difesa, ha partecipato all'esercizio di truppa «TRIAS 25» (disponibile solo in tedesco e francese), ad Allentsteig in Austria, a cui hanno preso parte circa 850 militari su base volontaria.