L'Esercito svizzero

L'Aggruppamento Difesa rappresenta il pilastro fondamentale dell'Esercito svizzero negli ambiti della pianificazione, della condotta e dell'amministrazione. L'Esercito svizzero contribuisce alla prevenzione della guerra e pertanto alla pace in Svizzera.

Il comandante di corpo Süssli è responsabile della condotta dell'esercito. Dirige il settore dipartimentale Difesa ed è subordinato direttamente al capo del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS), la Consigliera Federale Viola Amherd.

Sono considerati alti ufficiali superiori dell’Esercito svizzero i militari con i gradi di brigadiere, divisionario e comandante di corpo. I titolari di funzione menzionati di seguito hanno un rapporto d’impiego attivo con la Confederazione Svizzera. Il generale viene nominato dall’Assemblea federale non appena è prevista o emanata un’importante chiamata in servizio di truppe. Gli alti ufficiali superiori ricoprono funzioni chiave nella condotta e negli stati maggiori centrali.

Il mondo è sempre più volatile, incerto, complesso e ambiguo. Sono in corso profondi cambiamenti e all’esercito non resta molto tempo per compiere la transizione. La Visione 2030 è un’ambizione comune che anticipa questi numerosi cambiamenti. Illustra un’immagine futura dell’Esercito svizzero, un esercito che costituirà la riserva di sicurezza della Svizzera anche dopo il 2030.

La diversità è un'opportunità. La condotta dell'esercito si è espressa all'unanimità a favore di una cultura dell'inclusione. Questo comprende tutte le dimensioni della diversità. Il motto è: un Esercito svizzero per tutti. In futuro, l'esercito vuole migliorare sempre più impiegando tutti al posto giusto, indipendentemente dalla religione, dalla lingua o dal genere.

Le origini della storia militare svizzera risalgono al tardo Medioevo. In confronto, la milizia svizzera, che si basa sulla leva obbligatoria, è un fenomeno giovane.