L'ulteriore sviluppo dell'esercito-FAQ (politique)
Miglioramenti
L’ulteriore sviluppo dell’esercito porrà quest’ultimo in condizioni migliori rispetto al passato per fornire un contributo fondamentale alla sicurezza della Svizzera e della sua popolazione. Interverrà più rapidamente sul posto in caso di bisogno. I quadri di milizia riceveranno un’istruzione più approfondita. Inoltre, saranno eliminati i deficit e le lacune a livello di equipaggiamento.
I conflitti moderni mostrano l’importanza della protezione delle infrastrutture critiche per il funzionamento di un Paese. Con l’USEs questo aspetto verrà migliorato; con il nuovo sistema di prontezza l’esercito potrà reagire più rapidamente a minacce imprevedibili. I mezzi meccanizzati preserveranno la loro importanza; solo tali mezzi dispongono della sufficiente potenza di fuoco e protezione. Con nuovi acquisti (per es. mezzi per l’appoggio di fuoco indiretto e per la difesa anticarro alle medie distanze) la potenza dell’esercito sarà incrementata.
Grazie all’USEs aumenta la prontezza dell’esercito. Sarà reintrodotto un sistema di mobilitazione. Entro 10 giorni verranno chiamati in servizio e impiegati fino a 35'000 militari equipaggiati in modo completo con mezzi di condotta, veicoli e altro materiale. Le formazioni entreranno in servizio presso le piazze di mobilitazione a loro attribuite, svolgeranno, a seconda delle necessità, un’istruzione specifica all’impiego dopodiché si sposteranno nei propri settori d’impiego. I Cantoni potranno contare su un intervento più rapido dell’esercito per aiutare, salvare e proteggere.
Il futuro esercito con un effettivo regolamentare di 100'000 militari e un limite di spesa di 5 miliardi di franchi l’anno sarà, in linea di principio, completamente equipaggiato. Il materiale attualmente a disposizione e quello previsto per l’acquisto entro il 2020 rappresentano la base materiale per l’USEs. Mediante la diminuzione del numero di formazioni, il loro ridimensionamento e la nuova attribuzione del materiale è possibile migliorare il livello dell’equipaggiamento delle restanti formazioni. Una riserva di circolazione pari a circa il 15 per cento dei sistemi è necessaria per svolgere l’istruzione e contemporaneamente mantenere la prontezza necessaria. Lacune temporanee in materia di equipaggiamento si limitano a determinati veicoli ruotati, ad alcuni mezzi di trasmissione e ad alcuni sistemi disponibili in numero esiguo.
Per garantire l’armamento in caso di minacce, nei prossimi anni sono previsti investimenti nei sistemi terrestri e aerei nonché nella Cyber Defence.
Le lacune in materia di equipaggiamento descritte nel messaggio sull’ulteriore sviluppo dell’esercito saranno colmate in maniera differenziata nel quadro dei prossimi programmi d’armamento. Sarà oggetto di acquisti successivi il materiale indispensabile per gli impieghi e l’istruzione. Al riguardo, occorre tener conto del fatto che non in tutti i casi sono possibili acquisti successivi, poiché diversi sistemi attualmente disponibili in numero insufficiente non sono più prodotti e non sono più disponibili sul mercato. Per la maggior parte dei sistemi di grandi dimensioni le attuali lacune a livello di equipaggiamento non dovranno tuttavia essere colmate nel quadro di acquisti successivi, ma nel corso di acquisti sostitutivi nei prossimi anni, ossia nel quadro della sostituzione dei sistemi attuali.
Il modello d’istruzione consentirà ai quadri di milizia di acquisire una maggiore esperienza pratica. Il pagamento dei gradi avverrà di nuovo durante un’intera scuola reclute. Saranno organizzate due scuole reclute l’anno (finora tre). I corsi di ripetizione dureranno di regola 19 giorni; ogni soldato dovrà prestare sei corsi di ripetizione e, complessivamente, circa 245 giorni di servizio (finora 260). L’economia potrà quindi approfittare del fatto che il numero dei giorni di servizio diminuirà e che i quadri saranno meglio qualificati. Per migliorare la conciliabilità tra i servizi d’istruzione di base militari e gli studi universitari è stato inoltre sottoscritto un accordo con i rappresentanti del panorama formativo a favore dei quadri subalterni dell’esercito.
Nel quadro dell’USEs è previsto che le persone soggette all’obbligo di leva assolvano il reclutamento al più presto dall’inizio dell’anno in cui compiono il 19° anno di età e entro la fine dell’anno in cui compiono il 24° anno di età. Le persone soggette all’obbligo di prestare servizio militare dovranno assolvere la scuola reclute al più presto dall’inizio dell’anno in cui compiono il 19° anno di età e entro la fine dell’anno in cui compiono il 25° anno di età. Questa regolamentazione consentirà un accesso più flessibile all’obbligo di prestare servizio militare.
L’esercito sarà strutturato in modo tale che con un effettivo regolamentare di 100'000 militari ed equipaggiamento completo con budget di 5 miliardi di franchi (più eventuale rincaro) possa conseguire un equilibrio finanziario duraturo. Il Consiglio federale e il Parlamento hanno confermato, in linea di principio, il quadro finanziario di 5 miliardi di franchi l’anno. A partire dal 2017 le finanze dell’esercito verranno gestite con un limite di spesa quadriennale.
Le Camere federali si sono accordate su un progetto di decreto federale che stabilisce un limite di spesa concreto in virtù dell’articolo 148j della legge militare, secondo cui «l’Assemblea federale decide, mediante decreto federale semplice, ogni volta per un periodo di quattro anni il limite di spesa per le risorse finanziarie dell’esercito». In base a tale decreto l’esercito potrà coprire con un importo di 20 miliardi di franchi il proprio fabbisogno finanziario per gli anni 2017‒2020. Con il progetto di decreto federale il parlamento intende altresì consentire al DDPS una certa flessibilità, affinché in sede di preventivazione possa effettuare trasferimenti all’interno dei propri crediti.
Effettivo regolamentare
Con l’USEs l’esercito sarà ridotto a 100'000 militari (con equipaggiamento completo, istruzione migliorata e prontezza più elevata dei militari), ma sarà più efficiente. L’effettivo regolamentare ammonta a circa 140'000, senza contare la classe di reclute. Con il nuovo effettivo regolamentare potranno essere costituiti 109 battaglioni/gruppi, tra cui la brigata meccanizzata del battaglione di stato maggiore 4 e il gruppo veterinario e animali dell’esercito 13. Rispetto a oggi, occorrerà quindi sciogliere 70 tra battaglioni e gruppi esistenti, più precisamente 18 formazioni attive e tutte le 52 formazioni della riserva.
L’esercito dispone di una vasta gamma di capacità ed è in grado di eseguire impieghi prolungati. Per raggiungere la necessaria prontezza anche con periodi d’istruzione abbreviati, nell’istruzione sono previste in parte adeguate specializzazioni. L’esercito dispone di modernissime infrastrutture d’istruzione dotate di impianti di simulazione. Con il miglioramento dell’istruzione pianificato nell’ambito dell’USEs si potranno ottenere anche in brevi periodi di tempo risultati ancora migliori. Nell’ambito dell’impiego, un equipaggiamento e un armamento più moderni consentono di incrementare nettamente la forza di combattimento rispetto al passato. È così possibile compensare anche la riduzione degli effettivi, come si può osservare nelle forze armate di tutta Europa.
In generale
Attualmente, nell’ambito della difesa esistono lacune in materia di capacità soprattutto per quanto riguarda l’appoggio di fuoco indiretto da corta distanza, per il quale non sono più disponibili i corrispondenti mezzi, nonché per quanto riguarda l’appoggio di fuoco da media distanza, per il quale non sono disponibili mezzi della precisione richiesta. Inoltre, da quando è stato messo fuori servizio il missile anticarro Dragon vi sono lacune nella difesa anticarro a media distanza e prossimamente ve ne saranno anche nella difesa a corta distanza (perché il Panzerfaust 90 non viene più prodotto e non è più possibile acquistare le relative munizioni). Altre lacune sussistono in materia di esplorazione e diffusione rapida delle informazioni, nella ricognizione aerea e nella capacità di colpire dal cielo obiettivi a terra.
Per quanto riguarda l’appoggio a favore delle autorità civili sussistono lacune in particolare a livello di mobilità e nella trasmissione di grandi quantità di dati via radio (per mancanza di larghezza di banda). Per quanto riguarda la protezione, nonostante i miglioramenti nel quadro degli acquisti di veicoli trasporto truppa protetti, continuano a sussistere lacune, in particolare nelle formazioni d’esplorazione. L’equipaggiamento di protezione individuale NBC ha quasi 25 anni e presto non offrirà più ai militari una protezione adeguata contro sostanze chimiche, biologiche e radiologiche. Infine va citata anche la nota lacuna nella salvaguardia della sovranità sullo spazio aereo in caso di crisi e conflitti. Con 30 aerei da combattimento F/A-18 è possibile garantire una presenza costante di quattro aerei in volo solo per circa due settimane.
Per motivi finanziari, il patrimonio immobiliare dell’esercito dovrà essere ridotto di oltre un terzo. Ciò comporterà la chiusura di un numero considerevole di ubicazioni (aerodromi compresi). Un concetto relativo agli stazionamenti provvisorio è stato elaborato per la fine del 2013 quale sottoprogetto dell’USEs ed entrerà in vigore in contemporanea con quest’ultimo.
La strategia globale per la cyber defense va ben oltre l’esercito (e anche il DDPS). Si tratta della «Strategia nazionale per la protezione della Svizzera contro i cyber rischi (SNPC)».
Il compito principale dell’esercito è quello di proteggere se stesso, le proprie infrastrutture e i collegamenti da cyberattacchi. La Rete di condotta Svizzera, sviluppata a tal fine, sarà a disposizione anche delle autorità civili e di terzi. Se i mezzi dell’esercito sono sufficienti ed esiste un fabbisogno, l’esercito può appoggiare in via sussidiaria i civili anche nella cyber defense.
Le divisioni territoriali rimarranno, come sinora le regioni territoriali, i primi e più importanti interlocutori degli organi di condotta cantonali. Esse disporranno di maggiori mezzi che potranno impiegare direttamente.
La concretizzazione del progetto USEs dovrebbe iniziare nel 2018 e concludersi nel 2022. In linea di principio, l’esercito deve svilupparsi costantemente.
Condizioni quadro
L’ulteriore sviluppo dell’esercito (USEs) è il risultato di una discussione pluriennale. Nel 2010 il Consiglio federale ha presentato le basi concettuali per l’USEs nel Rapporto sulla politica di sicurezza e nel Rapporto sull’esercito. L’USEs si fonda sulla valutazione delle minacce e dei pericoli da parte dei servizi informazioni e inoltre su un progetto, già disponibile, di documento parziale relativo alle minacce e ai pericoli in vista del prossimo rapporto sulla politica di sicurezza.
Nel Rapporto sulla politica di sicurezza il Consiglio federale ha confermato che l’esercito deve adeguarsi all’evoluzione della situazione della politica di sicurezza, alle realtà delle risorse umane, alle condizioni finanziarie e alla società, in modo da rimanere uno strumento efficace che goda del sostegno dell’opinione pubblica. Nel Rapporto sull’esercito sono stati quindi definiti i seguenti parametri fondamentali, approvati poi dalle Camere federali con il decreto federale del 29 settembre 2011:
- un effettivo regolamentare di 100 000 militari (basato sull’obbligo generale di prestare servizio militare);
- un limite di spesa di 5 miliardi di franchi l’anno.
Un effettivo regolamentare di 100'000 militari presuppone un equipaggiamento e un armamento moderni e completi, mentre il miglioramento dell’istruzione e l’incremento della prontezza necessitano di un budget annuale di 5 miliardi di franchi. L’effettivo, la prestazione e le finanze sono fortemente interdipendenti. Risorse finanziarie inferiori comporterebbero rinunce sul piano delle prestazioni e una diminuzione della sicurezza.