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La salvaguardia della sovranità sullo spazio aereo è costituita da misure di polizia aerea passive (sorveglianza dello spazio aereo) e attive (interventi). A tale scopo viene svolto quotidianamente il servizio di polizia aerea (QRA).
Nel quadro del servizio di polizia aerea le Forze aeree controllano i sorvoli di aeromobili di Stato stranieri. Lo scopo è quello di verificare che i voli abbiano luogo conformemente alle autorizzazioni rilasciate, le cosiddette «diplomatic clearance». Tali controlli vengono definiti «live mission».
Gli impieghi di polizia aerea per fornire aiuto a velivoli civili oppure in caso di gravi violazioni della sovranità sullo spazio aereo o delle norme sul traffico aereo sono denominati «hot mission».
Le capacità d'intervento nel campo del servizio di polizia aerea vengono attualmente ampliate. Dalla fine del 2020, due jet da combattimento armati saranno pronti 24 ore su 24, 365 giorni all'anno.
Gli impieghi di polizia aerea di regola hanno luogo a partire dall'aerodromo militare di Payerne. Può tuttavia accadere che a causa del maltempo o della chiusura della pista decollino da Meiringen o Emmen.
Boom sonico
In relazione con impieghi di polizia aerea è possibile che vengano effettuati voli supersonici con corrispondente boom sonico, anche al di fuori degli abituali orari di volo militari. In tali casi non si può evitare il rumore dei velivoli, tuttavia le Forze aeree si adoperano sempre per mantenere al minimo possibile il numero di voli supersonici, attenendosi a severe direttive.