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NNSC

L’IMPEGNO DELLA SVIZZERA IN COREA: L’ARMISTIZIO DIMENTICATO

Il 7 luglio 1953 il Consiglio federale decise di autorizzare il Dipartimento militare federale a preparare l’invio di militari svizzeri armati a scopo di autodifesa per le commissioni NNRC (Neutral Nations Repatriation Commission, commissione neutrale per il rimpatrio dei prigionieri di guerra) e NNSC (Neutral Nations Supervisory Commission, commissione neutrale per la sorveglianza dell’armistizio). Ciò segnò la nascita del promovimento militare della pace da parte della Svizzera.

Nei mesi successivi, in diverse tappe, furono inviati in Corea
complessivamente 146 militari svizzeri. L’NNRC cessò la sua attività alla fine di febbraio del 1954 dopo aver adempiuto il suo compito, ossia eseguire e concludere lo scambio dei prigionieri. L’NNSC al contrario esiste ancora oggi, tuttavia la gamma dei compiti nel quadro del suo mandato ha  subito dei cambiamenti ed è appoggiata dall’Esercito svizzero con cinque ufficiali non armati stazionati a Panmunjom.

L’NNSC era stazionata da entrambe le parti della linea militare di demarcazione all’interno della zona demilitarizzata. Si componeva di militari provenienti dalla Svizzera, dalla Svezia (nazione proposta dalla Corea del Sud), dalla Polonia e dalla Cecoslovacchia (nazione proposta dalla Corea del Nord). Le quattro delegazioni svolgevano i propri compiti in stretta collaborazione.

Originariamente, il trattato sull’armistizio conferiva alla NNSC la facoltà di effettuare controlli, di osservare nonché di svolgere ispezioni e inchieste. Queste funzioni piuttosto estese furono comunque ridotte già all’inizio della missione alla sorveglianza dello scambio di personale militare e materiale di guerra tra la Corea del Nord e la Corea del Sud effettuata con team d’ispezione in cinque postazioni di controllo (ports of entry) su entrambi i lati della linea di demarcazione militare. Su pressioni delle parti belligeranti le ispezioni furono soppresse nel 1956 e di conseguenza gli effettivi di personale di tutte le quattro delegazioni NNSC furono ridotti drasticamente.

Dal 1991 la Corea del Nord non riconosce neppure più formalmente la commissione per la sorveglianza dell’armistizio (Military Armistice Commission=MAC) creata nel quadro del trattato d’armistizio. Inoltre negli anni successivi ha interrotto progressivamente le relazioni con l’NNSC. Dopo lo scioglimento della Cecoslovacchia nel 1993, la sua delegazione fu espulsa dall’NNSC senza essere sostituita. Il 28 aprile 1994 l’Armata Popolare Coreana dichiarò di non più riconoscere l’NNSC e richiese il ritiro della delegazione polacca. Quest’ultima rimase formalmente membro dell’NNSC anche dopo aver lasciato il proprio quartiere generale, tuttavia senza presenza permanente sulla penisola coreana. La delegazione polacca si reca periodicamente in Corea del Sud per partecipare alle riunioni dell’NNSC.

Oggigiorno nell’NNSC rimangono in servizio cinque ufficiali svizzeri e cinque ufficiali svedesi, stazionati a Panmunjom, immediatamente a sud della linea di demarcazione. Il loro compito principale consiste tuttora nel sorvegliare il rispetto del trattato d’armistizio, anche se dal 1995 questo compito si limita alla Corea del Sud. Dal 2010 la gamma di compiti dell’NNSC è stata ampliata nel quadro del trattato d’armistizio e sono stati concordati compiti supplementari miranti soprattutto a promuovere la trasparenza e a rafforzare la fiducia. Questi compiti, rielaborati e confermati nel maggio 2016, consentono ai firmatari dell’armistizio di impiegare l’NNSC come osservatrice neutrale e imparziale per verificare il rispetto dell’armistizio sottoscritto nel 1953. Tali mansioni prevedono l’osservazione di ispezioni sul posto, esercitazioni militari congiunte nel sud e inchieste speciali in caso di presunte violazioni dell’armistizio. Mentre alcuni di questi compiti come le ispezioni presso i posti d’osservazione e di guardia nonché presso le posizioni delle armi fanno parte del normale lavoro degli osservatori militari, altri, come per esempio l’osservazione delle esercitazioni e delle manovre rientrano nell’attività di verifica e si riallacciano piuttosto alle attività legate alle misure volte a rafforzare la fiducia (confidence building measures) tra gli Stati.

Il contributo svizzero all’NNSC viene fornito sotto la responsabilità politica del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). Di conseguenza il capodelegazione viene formalmente nominato dal DFAE su proposta del DDPS e presta un impiego con il grado di divisionario per una durata che varia dai tre ai cinque anni. Gli altri quattro delegati sono ufficiali di milizia o di professione con grado da capitano a colonnello e svolgono un impiego volontario all’estero della durata di uno o due anni nell’ambito del promovimento militare della pace dell’Esercito svizzero.

I delegati NNSC non sono né caschi blu delle Nazioni Unite né osservatori militari dell’ONU (berretti blu). Nel 1950, durante il conflitto interno in Corea, l’ONU ha chiesto ai suoi membri di sostenere la Corea del Sud. 16 nazioni hanno dato seguito a questo appello mettendo a disposizione delle truppe per combattere al fianco della Corea del Sud sotto la guida degli Stati Uniti. Di conseguenza sulla penisola l’ONU è tuttora considerata parte in conflitto e pertanto non è percepita come neutrale, contrariamente a quanto accade in altri conflitti in corso in tutto il mondo, dove solitamente ha un ruolo imparziale. Il mandato dell’NNSC si basa sul trattato d’armistizio, in cui sono definiti i suoi compiti e le sue modalità d’intervento. In qualità di rappresentanti militari dell’NNSC, i delegati svizzeri devono adempiere la propria missione diplomatico-militare in modo trasparente e imparziale.