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Il contributo dei militari svizzeri al contesto sicuro in Kosovo

Uno dei compiti principali della Kosovo Force (KFOR) consiste nel garantire un contesto sicuro e stabile in Kosovo. Per far sì che ciò accada, all’interno della missione è necessaria una stretta sinergia tra diversi settori funzionali ed elementi d’impiego: in questo modo, in caso di evento, è possibile reagire rapidamente e con i mezzi adeguati. Anche i militari svizzeri, nell’ambito dell’impiego della SWISSCOY, sono parte di questa collaborazione internazionale.

20.02.2023 | Comunicazione SWISSINT, Sandra Stewart-Brutschin

La SWISSCOY comprende LMT (Liaison and Monitoring Team) in sei ubicazioni, ognuno dei quali è composto all’incirca da circa dieci persone. I soldati svizzeri si spostano in coppia e sono sempre accompagnati da traduttori locali.
La SWISSCOY comprende LMT (Liaison and Monitoring Team) in sei ubicazioni, ognuno dei quali è composto all’incirca da circa dieci persone. I soldati svizzeri si spostano in coppia e sono sempre accompagnati da traduttori locali.

Fornire un importante contributo alla sicurezza e alla stabilità del contesto operativo è compito dei Liaison and Monitoring Team (LMT) e delle cellule di analisi dei due comandi regionali della KFOR, due settori che vedono la partecipazione anche di militari svizzeri. Gli LMT sono stanziati in diverse ubicazioni in tutto il territorio del Kosovo e fungono da occhi e orecchie della KFOR sul campo. Ogni giorno sono in contatto con la popolazione, gli imprenditori e i rappresentanti delle autorità per capire cosa c’è che non va. Affrontano attivamente i problemi quotidiani della gente, ascoltano e osservano gli sviluppi sociali e politici. Sono proprio queste le informazioni che permettono
di mettere in evidenza possibili tendenze con un potenziale di conflitto regionale o persino nazionale e che potrebbero ripercuotersi negativamente sulla sicurezza e sulla stabilità del Kosovo e dell’intera area dei Balcani. Le
informazioni raccolte sono riassunte in rapporti e trasmesse alla cellula di analisi competente.  

 

Analisi di informazioni rilevanti per la sicurezza

La SWISSCOY comprende LMT in sei ubicazioni, ognuno dei quali è composto all’incirca da circa dieci persone. I soldati svizzeri si spostano in coppia e sono sempre accompagnati da traduttori locali. I membri di quattro LMT sono
alloggiati in edifici a Mališevo, Prizren, Suva Reka e Mitrovica e vivono quindi a stretto contatto con la popolazione locale. Un LMT è di stanza presso il Camp Film City, il quartier generale della KFOR a Pristina, ed è responsabile, insieme a militari italiani, della regione Glogovac-Obiliq. Un altro team lavora dal Camp di Novo Selo e dispone di un Field Office nella città di Zubin Potok. A differenza dei camp della KFOR, gli edifici degli LMT sono aperti al pubblico e sono dotati di una zona ad accesso libero per la popolazione dov’è possibile trovare un interlocutore diretto per le proprie richieste. I militari dell’LMT raccolgono queste richieste e le trasmettono all’organo competente: ecco perché mantengono contatti stretti anche con le organizzazioni internazionali. I cittadini svizzeri sono particolarmente adatti a svolgere il compito impegnativo degli LMT grazie alla neutralità del nostro Paese, al loro multilinguismo e alle loro conoscenze delle strutture civili.

 

Base per le decisioni operative

La KFOR è suddivisa nel Regional Command East (RC-E) e nel Regional Command West (RC-W): è per questo che ci sono due cellule di analisi, i cosiddetti Tactical Effects Center, dove trovano impiego anche ufficiali svizzeri. Le due cellule
sono responsabili dello smistamento e della valutazione approfondita delle informazioni in entrata provenienti dal proprio settore nonché della stesura dei relativi rapporti, con l’obiettivo di poter disporre di un quadro della situazione attuale che rappresenti il maggior numero di fattori e che permetta di riconoscere tempestivamente eventuali focolai di conflitto. I comandanti del RC-E e del RC-W utilizzano questi rapporti sia come base per le decisioni operative sia come «barometro» per poter rilevare eventuali cambiamenti tra la popolazione kosovara e, se necessario, reagire in maniera adeguata.  I due comandi regionali individuano, in parte sulla base dei rapporti degli LMT, esigenze specifiche a livello informativo e, in questi casi, possono incaricare tutti gli LMT di reperire tali informazioni dai loro contatti. La funzione di Chief TEC presso il RC-E è ricoperta da un ufficiale svizzero, che riceve anche i rapporti quotidiani dei due LMT svizzeri di Novo Selo e Mitrovica, in quanto si trovano all’interno del RC-E. Il suo team, che vede la presenza di un ulteriore militare della SWISSCOY, analizza questi rapporti, li riepiloga e li trasmette poi al quartier generale della KFOR. Può anche capitare che il Chief TEC abbia bisogno di maggiori informazioni per avere un quadro più dettagliato della situazione; in questi casi contatta i relativi LMT e richiede rapporti supplementari. Nella sua funzione di Chief TEC, l’ufficiale svizzero gestisce le attività dei diversi LMT. Gli LMT svizzeri a Mališevo, Prizren e Suva Reka si trovano nel RC-W e devono quindi fare rapporto al TEC RC-W.

 

Rafforzamento dell’interoperabilità

Il lavoro di tutti i militari della SWISSCOY che operano in questo settore contribuisce alla sicurezza e alla stabilità del Kosovo. Gli ufficiali svizzeri, sia di milizia che militari di professione, traggono inoltre vantaggio dal fatto di
poter acquisire ampie conoscenze sulla sinergia dei diversi elementi in un impiego reale e, in particolare, di fare importanti esperienze grazie alla collaborazione con i militari di altre forze armate. Il loro lavoro in seno alla KFOR consente inoltre agli ufficiali svizzeri di farsi un’idea approfondita dei processi e degli standard di una formazione d’impiego internazionale e di crearsi un bagaglio di conoscenze relativo al settore dell’interoperabilità.   

Lavorare per la promozione della pace


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