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Il primo della sua «specie»: il loadmaster del 47° contingente SWISSCOY

È la prima volta che la SWISSCOY dispone di un loadmaster permanente sull’aerodromo militare in Kosovo. Normalmente questi si alternano secondo una rotazione a scadenza regolare in concomitanza con i piloti. Dopo il periodo trascorso come militare in ferma continuata «Gringo» (questo è il suo soprannome nelle Forze aeree) ha ora la possibilità di svolgere un impiego di sei mesi come meccanico/loadmaster nel 47° contingente SWISSCOY.

27.01.2023 | Intervista a cura dell’ufficiale specialista Cosimo Lupi, ufficiale stampa e informazione del 47° contingente SWISSCOY

Il primo della sua «specie»: il loadmaster del 47° contingente SWISSCOY
Il primo della sua «specie»: il loadmaster del 47° contingente SWISSCOY

Come è giunto a questo impiego?

Durante il periodo come militare in ferma continuata trascorso nella funzione di manutentore di elicotteri ho ripetutamente sentito parlare degli impieghi all’estero dell’Esercito svizzero, per es. in Grecia, Svezia o, appunto, in Kosovo. Finora ai «militari di milizia» era preclusa la possibilità di far parte di un equipaggio di elicotteri impiegato all’estero. Discutendo con una pilota sono venuto a sapere che le Forze aeree sarebbero tuttavia interessate a un meccanico/loadmaster disponibile per un periodo più lungo del solito nel settore d’impiego dei Balcani. In passato è però sempre mancata la persona disposta ad assumere questo ruolo di «pioniere». Durante il mio periodo di servizio il progetto e i necessari corsi di formazione sono stati concretizzati e ora, dopo aver svolto la formazione completa e ottenuto il certificato, mi è stata offerta la possibilità di svolgere questo impiego fino alla fine della primavera 2023.

 

Quali vantaggi comporta il fatto di avere un meccanico/loadmaster permanente nel settore d’impiego?

Da un lato il mio impiego rappresenta uno sgravio per i comandi d’aerodromo in Svizzera. Infatti, io sostituisco in modo permanente un meccanico/loadmaster che dovrebbe essere inviato nel settore d’impiego da un aerodromo militare. Inoltre, in quanto loadmaster permanente posso contribuire a migliorare lo scambio di informazioni ed esperienze tra gli equipaggi in rotazione. Questo favorisce una prestazione coordinata e continua a beneficio dei nostri clienti. A mio avviso, anche il fatto che io abbia maggiori probabilità di conoscere personalmente i militari del contingente svizzero e abbia un contatto più diretto con loro rispetto a qualcuno che rimarrebbe qui soltanto per un breve periodo costituisce un valore aggiunto non indifferente.

 

Quali sono le sfide che comporta questa funzione nel suo caso?

La sfida più grande consiste nell’avere il «mindset» giusto. In Svizzera si può atterrare e fare rifornimento ovunque, e si ottiene subito aiuto o assistenza in caso di guasto tecnico. Qui, invece, ci vuole molto più tempo per organizzare qualcosa di simile. A questo si aggiunge il contesto geopolitico e, di conseguenza, anche il fatto che in caso di atterraggio d’emergenza occorre dedicare molta più attenzione all’autoprotezione rispetto a quanto siamo abituati in Svizzera. Le sensazioni che si provano durante il volo sono quindi ben diverse, specialmente nei periodi di tensione che abbiamo vissuto nelle scorse settimane nel nord del Kosovo.

La meteo è un fattore molto determinante per il servizio di volo, poiché è estremamente imprevedibile. Inoltre qui non si hanno a disposizione previsioni meteorologiche così esaurienti e dettagliate come in Svizzera. Anche l’attività a terra è diversa rispetto alla Svizzera. Lavoriamo prevalentemente in un tendone, e siamo quindi parzialmente esposti alle intemperie. Inoltre, ci sono anche alcune differenze nelle modalità di lavoro.

 

Cosa si aspetta da questo impiego?

Spero di poter fornire un contributo alla pace in Europa, di poter svolgere la mia attività con piacere e di tornare in Svizzera sano e salvo. Naturalmente mi auguro anche di trascorrere un periodo arricchente in termini di esperienze.

 

Cosa prevede di fare dopo l’impiego?

Sto pianificando un viaggio attraverso l’America, dal nord al sud. Però non pianifico nei minimi dettagli. Infatti, mi sono prefisso di procedere in modo spontaneo, seguendo l’istinto del momento. Più a lungo termine mi sono prefisso come obiettivo di poter lavorare in modo possibilmente indipendente.

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