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ComunicazioniPubblicato il 8 ottobre 2025

Impiego SWISSCOY quale ufficiale di professione: un beneficio per tutti

SWISSCOY offre agli ufficiali di professione funzioni interessanti nelle quali possono acquisire esperienze preziose per il loro ulteriore sviluppo professionale e personale in un ambiente multinazionale. Per il Chief Tactical Effects Center del 52º contingente SWISSCOY, l’impiego di promovimento della pace e la sua funzione di responsabilità sono un’opportunità per creare una rete internazionale di contatti e rafforzare la propria interoperabilità. L’Esercito svizzero beneficia della sua esperienza d’impiego, che lui fa confluire nel suo posto di lavoro come ufficiale di stato maggiore generale.

Chief Tactical Effects Center, tenente colonnello SMG Alessandro Bernasconi

Testo: uff spec Romina Kratter, ufficiale stampa e informazione del 52º contingente SWISSCOY
Foto: sgt Katrin Locher, sost ufficiale stampa e informazione del 52º contingente SWISSCOY

Al Camp Bondsteel (CBS), il tenente colonnello SMG Alessandro Bernasconi presso il 52º contingente assume una funzione importante per la SWISSCOY. L’ufficiale di professione è il capo del Tactical Effects Center (TEC) e, con il supporto del suo sostituto, conduce varie cellule con oltre dieci ufficiali e sottufficiali di diverse Nazioni. È responsabile delle attività concernenti la valutazione, le operazioni informative e le attività CIMIC. Il 34enne è anche responsabile del coordinamento del Comando regionale Est della KFOR con la polizia del Kosovo (KP).

Questo è il primo impiego all’estero del tenente colonnello SMG Bernasconi. Il ticinese viene impiegato nella sua funzione in una cosiddetta funzione OPCON dalla SWISSCOY a favore della KFOR. Ciò significa che, a differenza degli elementi puramente nazionali del contingente SWISSCOY, svolge le sue attività al 100 per cento a favore della KFOR. È subordinato alla struttura di comando del comandante della KFOR (COM KFOR) ed è quindi un ufficiale di stato maggiore al centro di una missione multinazionale. La stretta collaborazione con le varie unità e partner della KFOR riveste un aspetto fondamentale della sua funzione. Sono fondamentali buone conoscenze dell’inglese e una solida comprensione delle strutture di condotta militari. La sua istruzione e la sua esperienza lavorativa conferiscono al tenente colonnello SMG Alessandro Bernasconi le competenze necessarie e gli valgono il rispetto dei suoi colleghi internazionali.

La vicinanza alla condotta va di pari passo con notevoli responsabilità

Nel quadro del suo compito, l’ufficiale di professione lavora a stretto contatto per esempio con il comandante del battaglione non cinetico. Il TEC impartisce istruzioni al comandante, effettua «request for information» (RFI) e dà l’incarico di organizzare riunioni per il comandante di brigata o per il suo sostituto. Nel suo lavoro, il Chief TEC deve sempre soddisfare gli obiettivi operativi della COM KFOR, il che rende la sua gamma di compiti tanto impegnativa quanto interessante.

Il 34enne spiega che il suo posto di lavoro in Svizzera è paragonabile alla funzione di sottocapo di stato maggiore di una brigata. L’esperienza acquisita gli servirà per assumere il comando del gruppo d’artiglieria 49 presso la milizia dopo il suo impiego. Da un lato, gli ufficiali di professione beneficiano dello scambio con i loro camerati internazionali, che portano con sé un bagaglio di conoscenze legate agli impieghi, alle esperienze e alle conoscenze tecniche più disparate. Dall’altro, le varie Nazioni presenti con le proprie truppe apportano un’ampia gamma di conoscenze, per esempio nel campo della difesa dai droni o dei sistemi d’arma. Secondo il ticinese, è possibile imparare molto dal lavoro così vicino alla condotta regionale per la sua carriera futura. Naturalmente, l’elevata responsabilità ha un notevole impatto su di lui, benché il suo background quale ufficiale di professione lo aiuti in molti modi.

Importante ampliamento di competenza

Lo scambio consente al tenente colonnello SMG Bernasconi di ampliare le sue conoscenze e in futuro di contribuire con queste ultime nella sua quotidianità lavorativa e nella milizia. Soprattutto, la sua funzione gli consente di ampliare le sue competenze di condotta a un livello superiore. Grazie allo scambio con i suoi camerati internazionali, può anche ampliare le sue conoscenze tecniche militari nel campo dell’artiglieria. Questo è un grande vantaggio per lui sul piano personale in vista della sua funzione di comandante del gruppo d’artiglieria 49 dopo l’impiego, spiega l’ufficiale di professione. Oltre agli aspetti tecnici, sono anche gli elementi di minore entità ad aiutarlo a migliorare il suo modo di lavorare.

Spiega che la vita nel quadro dell’impiego in Kosovo non è affatto paragonabile alla quotidianità lavorativa di un ufficiale di professione o alla quotidianità della milizia in Svizzera. Nella milizia si lavora di più e più a lungo, e la giornata lavorativa è più intensa. Qui impara che periodi di riposo attivo, lo sport, dormire a sufficienza e la salute mentale sono importanti per aumentare la produttività sul lavoro. Giacché partecipa a un impiego reale in Kosovo, dove la situazione può cambiare improvvisamente, è diventato pienamente consapevole del significato del termine «high readiness», afferma l’ufficiale di professione. Ha imparato, non da ultimo dai suoi camerati con esperienza d’impiego, quanto sia importante mantenere sempre un elevato livello di prontezza, anche in una situazione di calma.

Trasferimento di sapere per l’Esercito svizzero

È rispettato nella missione come ufficiale di professione e la sua competenza è molto apprezzata anche grazie alla sua buona istruzione. Il fatto di essere un ufficiale di professione e le sue relative conoscenze nonché la sua professionalità lo aiutano ad affermarsi nell’ambiente militare multinazionale e gli aprono le porte a preziosi scambi tra colleghi internazionali su un piano di parità. Nel suo impiego, il tenente colonnello SMG ha acquisito importanti conoscenze che fa confluire nel suo posto di lavoro, nello stato maggiore della Formazione d’addestramento della logistica a Thun e nella milizia, promuovendo così l’ulteriore sviluppo e l’interoperabilità dell’Esercito svizzero.

Il capo del Tactical Effects Center, il tenente colonnello SMG Alessandro Bernasconi, lavora con il suo vice presso il Joint Operations Center nel Camp Bondsteel.