Pubblicato il 9 ottobre 2025

L’esercito rafforza le proprie capacità nello spazio cosmico

L’Esercito svizzero prende il volo: dal 2026 rafforzerà le proprie capacità nello spazio cosmico e aprirà un centro di competenza. L’obiettivo è di garantire la ricognizione, la comunicazione e la protezione dallo spazio. Perché questa iniziativa è importante non solo da una prospettiva militare, ma anche per la vita quotidiana in Svizzera, e quale sarà il ruolo dell’esercito?

© VBS/DDPS

Alla luce delle crescenti tensioni e dei conflitti a livello globale, lo spazio cosmico sta acquisendo sempre più importanza in termini di politica di sicurezza. Ciò è dimostrato anche dall’intensificarsi della corsa al riarmo nell’ambiente extra-atmosferico per scopi sia commerciali che militari. Al giorno d’oggi, gli impieghi militari non possono essere condotti senza ricorrere allo spazio cosmico, poiché è diventato una componente essenziale dei conflitti moderni già utilizzata per una vasta gamma di prestazioni nella vita quotidiana.

In linea con la politica federale e i rapporti di base

Sulla base degli obiettivi e della strategia dell’esercito del futuro chiamata «Rafforzamento delle capacità di difesa», del Rapporto sulla politica di sicurezza 2021 e del rapporto complementare del 2022 l’Esercito svizzero ha sviluppato un concetto generale spazio cosmico. Quest’ultimo è in linea con la Politica spaziale 2023 del Consiglio federale e, analogamente agli attuali rapporti di base «Difesa aerea del futuro» (2017), «Il futuro delle truppe di terra» (2019) e «Concetto generale ciber» (2022) concorre a sviluppare le opportune capacità.

Le capacità auspicate nello spazio cosmico

Il concetto generale spazio cosmico concretizza e descrive il livello di prestazione auspicato delle singole capacità parziali e definisce i fondamenti della dottrina per la gestione delle capacità nell’ambito dello spazio cosmico. Il concetto illustra come si intende raggiungere il livello di capacità auspicato.

Le capacità auspicate nello spazio cosmico possono essere sintetizzate come segue:

• Quadro della situazione Essere informati su ciò che accade e potrebbe accadere nello spazio cosmico, nonché sulla capacità dell’esercito di osservare e intercettare in modo efficace le comunicazioni nello stesso.
• Osservazione terrestre Ricognizione, esplorazione e monitoraggio dallo spazio cosmico, individuazione di cambiamenti della situazione e informazioni tempestive della propria truppa.
• Telecomunicazioni Comunicazioni complementari, ridondanti e resilienti, nonché connessioni decentralizzate, altamente sicure e permanenti con le proprie truppe.
• Navigazione di precisione Verifica continua della qualità e della quantità dei dati di geolocalizzazione per le proprie truppe e garanzia dell’accuratezza dei dati per l’impiego di mezzi militari.
• Navigazione di precisione Verifica continua della qualità e della quantità dei dati di geolocalizzazione per le proprie truppe e garanzia dell’accuratezza dei dati per l’impiego di mezzi militari.
• Contromisure Protezione delle truppe contro l’esplorazione dallo spazio cosmico e dei propri sistemi nello spazio, nonché capacità di interferire e contenere i sistemi spaziali avversari.

Nuovo Centro di competenza spazio cosmico

Il 1º gennaio 2026 sarà istituito un Centro di competenza spazio cosmico per attuare il concetto generale. Questo sarà gestito principalmente come un’organizzazione di milizia in seno al Comando Operazioni dell’Esercito svizzero. Garantirà la concezione, lo sviluppo, l’istruzione e l’applicazione delle competenze.

FAQ sul concetto generale spazio cosmico

• Perché l’esercito sta potenziando le capacità nello spazio cosmico?

  Al giorno d’oggi lo spazio cosmico forma una parte essenziale della capacità di difesa di un Paese. Come indicato nel documento «Rafforzamento della capacità di difesa» dell’agosto 2023, pressoché tutti i sistemi militari complessi per il posizionamento, la sincronizzazione temporale, la comunicazione, la ricognizione o le previsioni meteorologiche dipendono dai satelliti e dai relativi servizi. Per questo motivo, cinque delle 40 capacità operative che fanno parte dello sviluppo a medio e lungo termine dell’esercito erano già dedicate allo spazio cosmico nel 2018 e quindi pienamente integrate nel concetto globale.

• Da quanto tempo l’esercito sta lavorando a questo sviluppo?

  Le prime attività a contemplare da una prospettiva generale lo spazio cosmico per scopi militari sono state avviate nel 2015; una prima struttura, finalizzata principalmente alla componente di milizia, è stata creata nel 2017. Nel 2020 è stato redatto un documento di base dettagliato, che ha portato a una fase iniziale di ricerca e sviluppo comprendente studi, dimostratori e prototipi come base per il processo decisionale. Allo stesso tempo, sono stati avviati il reclutamento e l’istruzione di personale specializzato al fine di gettare le basi per le prime attività operative.

• L’esercito sta sviluppando capacità esclusivamente militari?

  No, i progetti dell’esercito hanno principalmente una dimensione duplice, perché possono essere utilizzati sia per scopi militari che civili. La maggior parte dei prodotti e dei servizi richiesti per le operazioni militari forniscono anche un utile supporto alle organizzazioni civili del Paese a livello federale, cantonale e comunale. Possono inoltre svolgere un ruolo importante nelle attività economiche e accademiche, creando un grande potenziale di collaborazione sia nel settore pubblico che in quello privato.

• Quale metodo utilizza l’esercito per sviluppare queste capacità?

  L’approccio perseguito dal 2020 si è concentrato sui partenariati nazionali, ovvero sull’utilizzo delle competenze e delle capacità disponibili nelle scuole universitarie e nell’industria svizzera. Al contempo, rimane garantita la sovranità necessaria per il compito di difesa del Paese.

  Questo approccio si è concretizzato nella promozione di un ecosistema che coniuga le competenze nello spazio cosmico con i requisiti di sicurezza. Ha inoltre portato al lancio di progetti che soddisfano le aspettative dell’esercito e offrono prospettive promettenti per l’economia e la scienza.

• Che ruolo riveste la cooperazione internazionale in questo sviluppo?

  Riveste un ruolo importante, perché oggi nessuna Nazione può vantare capacità sufficienti nello spazio cosmico. Per questo motivo, negli ultimi anni si è assistito a un forte aumento della condivisione delle competenze e dello scambio di prestazioni, sia a livello bilaterale che multilaterale. L’esercito intende lavorare a stretto contatto con diverse Nazioni e organizzazioni internazionali per accelerare lo sviluppo delle proprie capacità. In particolare, la cooperazione con l’Agenzia spaziale europea (ESA) attraverso la divisione Affari spaziali della Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI) è uno dei progetti che la Svizzera presenterà alla prossima conferenza del Consiglio ministeriale dell’ESA nel novembre 2025

• Perché l’esercito ha creato un Centro di competenza spazio cosmico?

  I centri di competenza rappresentano una soluzione strutturale utilizzata dall’esercito da oltre 20 anni, che ha dimostrato la sua validità nel riunire sotto un unico tetto gli aspetti specifici di una funzione o missione militare. Il Centro di competenza spazio cosmico, fondato il 1º aprile 2025 con il suo nucleo professionale all’interno delle Forze aeree, che sarà ufficialmente introdotto nelle strutture dell’esercito il 1º gennaio 2026, segue una logica simile. Risponderà della concezione, dello sviluppo, dell’istruzione e dell’impiego delle capacità operative dell’esercito nello spazio.

• Quali risorse sono previste per questo Centro di competenza spazio cosmico?

  In termini di personale, al 1º gennaio 2026 il Centro di competenza spazio cosmico disporrà di un effettivo teorico di 222 tra quadri e specialisti di milizia, che dovrà quindi essere completato: grazie al lavoro di preparazione svolto negli ultimi dieci anni, circa due terzi dell’organigramma sono già disponibili. Un ristretto nucleo di professionisti assicura in modo permanente la condotta del personale di milizia e l’adempimento dei compiti più impegnativi.

  Per quanto riguarda le finanze, è stato fissato un tetto massimo di 850 milioni di franchi sull’arco di 12 anni nel bilancio ordinario dell’esercito, che copre sia i costi di investimento che quelli d’esercizio. Il bilancio per lo sviluppo è stato approvato dal Parlamento nel 2024 nel quadro del messaggio sull’esercito. Il primo bilancio d’acquisto dovrebbe far parte del programma d’armamento nel quadro del messaggio sull’esercito 2026.

• Verranno create nuove funzioni militari?

  Sì, ora è possibile per qualsiasi giovane uomo o donna candidarsi a diventare specialista dello spazio cosmico. Il modello di servizio corrisponde a quello degli specialisti ciber e contempla 38 settimane d’istruzione seguite da corsi di ripetizione annuali. L’esercito è alla ricerca di profili specifici, quindi la selezione avviene nelle prime settimane della scuola reclute, che è centralizzata a Payerne. È possibile registrarsi come candidato/a già durante il reclutamento per iniziare la scuola reclute a Payerne. È anche possibile fare domanda da qualsiasi altra scuola reclute. La selezione si estende poi per circa 12 settimane. Dopo 38 settimane d’istruzione, gli specialisti vengono integrati in una delle tre compagnie del Centro di competenza spazio cosmico.

• Che ruolo hanno questi specialisti dello spazio cosmico reclutati e selezionati?

  Gli specialisti dello spazio cosmico e i loro quadri svolgono compiti in due ambiti. In primo luogo, nello sviluppo di software, perché l’esercito ha sviluppato per anni i propri strumenti per monitorare il quadro della situazione nello spazio cosmico. In secondo luogo, nel controllo dei sistemi terrestri e spaziali, perché l’utilizzo autonomo delle capacità operative richiede l’esercizio indipendente dei propri satelliti e delle stazioni terrestri. Queste funzioni richiedono un’istruzione di alta qualità, costantemente adattata alle nuove conoscenze ed esigenze.

• Quando l’esercito potrà fornire prestazioni concrete?

  Da diversi anni l’esercito ha sviluppato capacità di monitoraggio della situazione molto sofisticate che gli consentono di fornire prestazioni specifiche per l’autoprotezione delle formazioni militari, in particolare per quanto riguarda i sorvoli satellitari e il conseguente rischio di essere osservati o intercettati dallo spazio cosmico.

  Per quanto concerne le altre capacità operative auspicate, in particolare l’osservazione terrestre e le telecomunicazioni, occorre attendere l’autorizzazione politica per gli investimenti necessari all’acquisizione dei sistemi attualmente in fase di sviluppo. In quest’ambito sono previste prestazioni concrete dal 2027 al 2028.

Ulteriori informazioni

Link

• Obiettivi e strategia dell’esercito del futuro
• Rapporto sulla politica di sicurezza 2021
• Rapporto complementare al rapporto sulla politica di sicurezza 2021 relativo alle conseguenze della guerra in Ucraina Rapporto del Consiglio federale

Comunicazioni

• Berna, 08.10.2025 - L’esercito potenzia le capacità nello spazio cosmico