Sgomberare e smaltire: sgombero di proiettili dell'esercito
L'esercito procede a scadenze regolari allo sgombero delle aree situate attorno a grandi piazze di tiro. I residui di munizioni, le munizioni inesplose ma anche i rifiuti civili vengono raccolti oppure eliminati sul posto. I responsabili della piazza di tiro di Hinterrhein (GR) organizzano a scadenza biennale una grande azione di sgombero. A fine agosto i soldati del distaccamento d'esercizio del Centro d'istruzione dell'esercito nonché gli specialisti dell'eliminazione degli inesplosi sono intervenuti nella zona circostante il ghiacciaio dello Zapport e hanno raccolto circa dieci tonnellate di materiale.
«Le condizioni meteo sono un po' incerte», fa notare l'aiutante sottufficiale Michael Johanni in occasione della seconda giornata dell'azione di sgombero. Johanni coordina lo sgombero di munizioni di quest'anno attorno alla piazza di tiro di Hinterrhein (GR). L'area da ripulire si trova a un'altitudine compresa tra 2200 e 2600 m s.l.m., per cui è difficile fare una previsione del tempo esatta. Ma il 41enne sottufficiale di professione proveniente dalla regione di Thusis conosce sia la regione che il suo compito.
Sono le otto del mattino, l'aiut suff Johanni raduna i suoi militari: 33 soldati di CR appartenenti al distaccamento d'esercizio del Centro d'istruzione dell'esercito (CIEs) di Walenstadt. Ogni soldato è munito di uno zaino con la sussistenza e una grande bottiglia d'acqua nonché di un secondo zaino vuoto destinato alla raccolta dei residui di munizioni. Johanni spiega brevemente lo svolgimento della giornata e definisce quale gruppo verrà trasportato per primo in elicottero nella zona di ricerca.
Quel mattino l'ultimo gruppo ad essere prelevato da un Super Puma è quello del primotenente Manuel Lys. La sua zona di ricerca si trova al di sotto del ghiacciaio dello Zapport, a soli cinque minuti di volo. Il gruppo è ben preparato: «Il giorno prima del nostro impiego siamo stati ragguagliati in merito a ciò che avremmo trovato qui e a come dobbiamo comportarci», spiega il grigionese e continua: «In caso di dubbio preferiamo essere cauti e contrassegniamo il luogo in cui abbiamo trovato qualcosa». Il I ten Lys è dotato di un apparecchio GPS che gli permette di determinare le coordinate dei luoghi di ritrovamento e di riportarle su un quaderno. Viene fatta una distinzione tra i luoghi in cui vengono reperite presunte munizioni inesplose e i punti di raccolta di residui di munizioni.
Una volta giunti nella zona di ricerca, gli uomini di Lys si distribuiscono orizzontalmente sul pendio scosceso e iniziano a ripulire il terreno. I primi oggetti vengono trovati rapidamente: si tratta di singole schegge d'acciaio, piccoli paracadute di munizioni illuminanti sparate, elementi e parti di munizioni d'acciaio. Il lavoro sul terreno è impegnativo e gli zaini pieni possono pesare facilmente fino a 30 chili e vanno svuotati presso i punti di raccolta provvisori. Nella sua condizione originaria una granata d'acciaio di un carro armato da combattimento pesa all'incirca 45 chili, per cui il residuo in acciaio può raggiungere un peso di 25 chilogrammi circa. Il I ten Lys agisce con avvedutezza e coscienziosità: se un proiettile è conficcato per metà nel terreno, Lys asporta cautamente la terra attorno allo stesso. In tal modo può accertare se eventualmente è ancora presente la spoletta e se l'oggetto reperito debba essere contrassegnato come inesploso.
Verso mezzogiorno gli uomini fanno una meritata pausa. L'atmosfera è rilassata e la motivazione è alta. Il soldato Patrik Mattle di 32 anni, appartenente alla compagnia di zappatori costruttori 23/4, giudica positivo il fatto di poter fornire un contributo a favore del Paese e della popolazione. «Inoltre la meteo di questi giorni è ideale», aggiunge con un sorriso. Tutti sono concordi sul fatto che sia piacevole svolgere quest'attività e che finora si è trattato del migliore e anche ultimo CR. «Mi dispiace soltanto che stavolta non possiamo sparare», aggiunge uno studente di diritto del Canton Basilea, facendo ridere tutti i presenti.
Alla fine della settimana un elicottero trasporterà sul posto un container e lo depositerà accanto ai punti di raccolta. Non appena il container sarà stato riempito con oltre dieci tonnellate di materiale, il Super Puma lo trasporterà sulla piazza di tiro di Hinterrhein, dove i residui di munizioni verranno smistati e restituiti. I (presunti) proiettili inesplosi trovati – che alla fine della settimana ammonteranno a 45 unità – verranno sottoposti a un controllo di specialisti nel luogo in cui sono stati ritrovati e fatti brillare in modo controllato.
La sera, al rientro alla piazza di tiro, tutti sono soddisfatti: il lavoro è andato bene e, contrariamente alle previsioni, non c'è stato alcun temporale. L'aiut suff Johanni appare contento che il distaccamento sia addirittura in anticipo sulla tabella di marcia. In tal modo è possibile ampliare la zona di sgombero. «L'esercito elimina i suoi rifiuti», spiega Johanni e aggiunge: «Dato che ci troviamo in una zona escursionistica, rimuoviamo anche i rifiuti civili. Con questo gesto possiamo rendere un favore alla popolazione».



