Riconoscimento per la migliore dissertazione in storia militare
Il premio André Corvisier per la migliore tesi di dottorato in storia militare a livello internazionale viene assegnato ogni anno dalla Commissione internazionale di storia militare, un organo dell’UNESCO. Quest’anno la Commissione ha conferito il premio a Marcel Berni, assistente scientifico della cattedra di studi strategici dell’ACMIL presso il PF di Zurigo, per la sua dissertazione sulla guerra in Vietnam.
29.07.2020 | Comunicazione Difesa, Michelle Steinemann

Per quasi un decennio i soldati americani, sudvietnamiti e alleati hanno combattuto la guerra in Vietnam contro i «Vietcong» e l’esercito nordvietnamita. I combattenti «vietcong» fatti prigionieri e i soldati dell’esercito nordvietnamita venivano interrogati dagli americani e dai sudvietnamiti per poi essere internati in prigioni o in campi di prigionieri di guerra. La tesi di dottorato di Marcel Berni, grazie a fonti finora tenute segrete, segue per la prima volta il destino di questi prigionieri «comunisti» rivelando i crimini di guerra di cui sono stati vittima. Tali crimini non sono stati commessi solo in situazioni di combattimento, ma anche nelle retrovie.
La Commissione internazionale di storia militare ha riconosciuto l’eccellenza dello scritto di Marcel Berni conferendogli il premio André Corvisier per la migliore tesi di dottorato in storia militare di quest’anno. Nell’encomio la Commissione afferma che «l’opera di Berni non solo diventerà un commento critico dell’attuale politica americana, ma suscita anche il dubbio che esista uno schema specifico di trattamento dei prigionieri in conflitti asimmetrici radicato nella cultura americana. Grazie a Marcel Berni e al suo eccellente lavoro, questo campo di ricerca ha conosciuto un notevole passo avanti».
Cambio di prospettiva per una maggiore comprensione
La brillante ricerca scientifica di Berni apre la via a una comprensione approfondita del trattamento dei prigionieri in costellazioni di conflitto irregolari. La tesi illustra le interazioni tra le decisioni strategico-militari, la condotta operativa e il comportamento delle truppe di milizia nei confronti dei prigionieri avversari. Nella ricostruzione di questa pratica appaiono chiari i limiti del diritto internazionale e militare. I risultati dell’analisi rafforzano la consapevolezza che le situazioni di guerra asimmetriche possono portare a un abuso di potere tollerato. La dissertazione verrà pubblicata sotto forma di libro, che potrà essere acquistato in commercio in autunno.
Fedele al principio di «eccellenza accademica e rilevanza pratica», l’Accademia militare presso il PF di Zurigo con le sue sei cattedre di scienze militari unisce la scienza alla pratica. I risultati della ricerca confluiscono direttamente nell’istruzione degli aspiranti ufficiali di professione. In questo modo sono garantite sia la qualità sia l’attualità della formazione.
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