Esercizio "DURO"
Da più di vent'anni, l'esercizio "DURO" rappresenta qualcosa di più di un esercizio di condotta. È infatti un passaggio obbligato per tutti i futuri sottufficiali di professione dell'Esercito svizzero.
16.07.2019 | Communicazione SSPE, Patrick Robatel

Come completamento del primo semestre di formazione, presso la Scuola dei sottufficiali di professione dell'Esercito (SSPE), gli aspiranti del Corso di formazione di base (CFB) 2019-2020, hanno assolto dal 10 all'11 luglio, l'esercizio di condotta "DURO". Quest'esercizio è previsto al fine di migliorare le loro capacità alla condotta del gruppo, di addestramento militare e di coesione.
Durante due giorni, gli aspiranti sottufficiali di professione sono confrontati con situazioni volte, non solo, a collaudare le competenze acquisite nell'ambito della condotta e dell'impiego del gruppo, ma anche, ad aumentare le loro competenze nell'ambito della preparazione all'impiego, le pattuglie diurne e notturne, i posti d'osservazione, il fuoco di sorpresa e le reazioni da adottare in caso di cecchini e di fuoco a traiettoria curva.
Nel 1997, allorquando si pensò di prolungare la durata del CFB da 11 a 18 mesi, questo esercizio era realizzato sotto l'egida del direttore del corso e del capo sport della scuola. All'inizio, l'esercizio "DURO" poneva l'accento soprattutto sulla capacità di resistenza e di resilienza degli aspiranti. Con gli anni e con l'adattamento regolare dei piani di studio dei diversi corsi di formazione di base, l'obiettivo principale di questo esercizio è cambiato. Infatti, il perno principale dell'esercizio è passato dalle attitudini fisiche e di resistenza alle competenze di condotta nonché alla coesione del gruppo in condizioni difficili. Per la prima volta, quest'anno, l'esercizio "DURO" è stato condotto dall'aiutante capo Friedli, recentemente nominato comandante sostituto presso la SSPE.
Nonostante la complessità delle missioni che sono state loro affidate, nonostante la mancanza di ore di sonno ed i chilometri percorsi, tutti gli aspiranti hanno assolto con successo tali missioni ed hanno partecipato valorosamente a "DURO" 2019. Questo risultato è molto confortante, poiché dimostra, in modo palese, che la nuova generazione di sottufficiali di professione sa essere degna degli avi.
