L’Esercito svizzero si esercita simulando un caso di difesa
Fino al 3 settembre 2022, il Comando Operazioni condurrà di concerto con le Forze aeree l’esercitazione di più giorni «Stabante 22», volta a testare la prontezza delle Forze aeree in caso di difesa. L’esercitazione si concentrerà sulla capacità di resistenza e sulla decentralizzazione.
30.08.2022 | Comunicazione Difesa, Philip Imhof
Con l’esercitazione «Stabante 22», le Forze aeree hanno l’opportunità di partecipare nuovamente, dopo una pausa prolungata, a un'esercitazione con truppe al completo nel quadro della simulazione di un caso di difesa. Lo scenario di fondo contempla una situazione di sicurezza tesa in Europa. Uno Stato fittizio sta diventando sempre più aggressivo nei confronti della Svizzera. Non si possono nemmeno escludere attacchi e incursioni di gruppi terroristici armati.
Impieghi da sedi inconsuete
Per esercitare e verificare la capacità di decentralizzazione, gli impieghi dei jet da combattimento e degli elicotteri non si svolgono solo dalle sedi abituali usate dalle formazioni coinvolte, ma anche da St. Stephan (BE) e Mollis (GL), tra le altre. Tuttavia, l’attuale fase calda è solo la punta dell’iceberg: lo Stato maggiore delle Forze aeree ha iniziato a effettuare le pianificazioni e i preparativi già circa un anno e mezzo fa.
«Impariamo dagli errori»
Il direttore dell’esercitazione «Stabante 22» è il capo Comando Operazioni, comandante di corpo Michaud. A suo avviso, il principale valore aggiunto di esercizi su larga scala come questo consiste nella loro capacità di far assumere rischi. «Non nel senso di rischi per la sicurezza delle persone, su questo punto non scendiamo mai a compromessi. Piuttosto intendiamo rischi a livello di decisioni di condotta. Gli errori non solo sono tollerabili, ma possono addirittura essere utili se se ne traggono insegnamenti per l’impiego», afferma il comandante di corpo Michaud.