Il sdt Vincent Benoist ricopre un ruolo pionieristico all’interno dell’esercito svizzero. Il ricognitore del battaglione di supporto alla fanteria (bat fant appo) è uno dei pochi soldati ad aver ricevuto un addestramento in materia di droni ed è autorizzato ad impiegarli in operazioni militari. «È interessante lavorare con nuove tecnologie», afferma il ventiquattrenne di Zurigo. I droni non fanno parte dell’armamentario militare da molto tempo, quindi c'è ancora molta esperienza da acquisire. In sostanza, il progetto dei droni militari è ancora agli inizi: «Trovo quindi molto interessante osservare come si sviluppa la tecnologia - afferma il sdt Benoist -  Attualmente, per la sorveglianza del territorio con un drone sono necessarie tre persone: un pilota, un cosiddetto controllore della telecamera e un supervisore dello spazio aereo».

Il sdt Benoist non è stato assegnato al progetto dei droni fin dal principio. «Inizialmente ho frequentato la scuola reclute per ricognitori a Coira». A riprova della novità di quest’ambito, in effetti non esiste ancora una definita categoria di truppe specializzata nell’utilizzo dei droni. Ma, come tiene a sottolineare lo stesso intervistato, lo sviluppo di nuove tecnologie avviene oramai in maniera sempre più repentina e, di conseguenza, anche i settori più pionieristici sono da tenere particolarmente in considerazione.