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Pompieri in affitto

Sono diversi i punti comuni tra l'esercito svizzero e i pompieri di Davos: entrambi organizzati in un sistema di milizia, entrambi in servizio al World Economic Forum, entrambi colonne portanti della sicurezza al WEF. Nella settimana che precede il forum, anche i pompieri hanno elevato il grado di prontezza all’impiego.

21.01.2023 | CUMINAIVEL | rb/ab

Il garage è piccolo, si nota a malapena, eppure la sua strategica posizione a pochi metri dal centro congressi garantisce un vantaggio decisivo per i pompieri di Davos. Il corpo, costituito da volontari, affitta questo spazio durante la settimana del WEF per utilizzarlo come sede aggiuntiva. «Da qui possiamo raggiungere l'area del WEF più velocemente; se partissimo dalle nostre basi abituali non sarebbe così», racconta Renzo Savoldelli, comandante dei pompieri di Davos.

Questa base aggiuntiva accanto al cuore pulsante del WEF è in funzione dal 2019. Una decisione frutto di un gennaio 2018 particolarmente nevoso, caratterizzato di conseguenza da condizioni del traffico ancor più caotiche a Davos. Quell’anno gli ingorghi sulle strade durante il WEF non infastidirono soltanto i residenti, ma bloccarono le vie di accesso anche ai pompieri, rendendo più difficili le loro operazioni.

Un’attività à côté 

Durante la settimana del WEF, tre pompieri sono presenti e pronti a intervenire dalla mattina alla sera. Tra loro ci sono un capo delle operazioni, un macchinista e un addetto alla protezione delle vie respiratorie. In totale, il corpo dei pompieri di Davos è composto da circa 100 volontari. 

Come molti militi, anche l’attività di pompiere viene svolta à côté del proprio lavoro. Il comandante Renzo Savoldelli lavora a tempo pieno per l'azienda di smaltimento delle acque reflue di Davos; compagno di turno è Jörg Ammann, responsabile della pulizia del ghiaccio per l'HC Davos. «I nostri datori di lavoro sono particolarmente flessibili e ci garantiscono una maggiore disponibilità durante il WEF», ci spiega Renzo Savoldelli, che da oltre 20 anni fa il pompiere a Davos.

Militari e pompieri, gomito a gomito

«Finora siamo stati un po’ più sollecitati del solito, ma comunque non con particolare frequenza», racconta Renzo Savoldelli a proposito del dispiegamento di quest'anno al WEF. In questo periodo particolarmente delicato, i pompieri possono sempre contare sul supporto aggiuntivo dei colleghi delle basi vicine e, se necessario, dell'esercito. «Nei pressi dell'eliporto di Davos, che si trova vicino al lago, l'esercito gestisce una postazione dotata di veicoli antincendio, integrato nel nostro sistema di allarme», spiega ancora Renzo Savoldelli. In questo punto sono inoltre disponibili gli specialisti NBC dell'esercito. 

La collaborazione tra i pompieri di Davos e l'esercito è sempre basata sulla reciprocità. «Abbiamo prestato alcune delle nostre attrezzature alle truppe dell’eliporto. In caso di emergenza, si occupano del salvataggio per noi, sfruttando la prossimità al lago», conclude il comandante Savoldelli. Un binomio collaudato, che per fortuna non è mai dovuto entrare in azione. Per la serie: non succede, ma se succede… noi siamo pronti.


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