print preview

Ritornare alla pagina precedente Comando Operazioni


Nella tana dello scorpione

Il battaglione di fanteria 65 (bat fant 65) è di riserva, ciò significa che non viene direttamente impiegato per la sicurezza al WEF. Tuttavia, è pronto qualora la situazione diventasse critica, come nel caso di una missione supplementare da parte della polizia. In caso contrario, coloro in riserva continuano il proprio normale addestramento militare, che prevede il combattimento di località. CUMINAIVEL è andato a dare un’occhiata.

16.01.2023 | CUMINAIVEL | mb/ab

Le barriere militari si aprono mentre avanziamo verso il poligono di tiro a Hinterrhein. Dietro di noi un turbine di neve polverosa, davanti la strada bianca e il Chilchalphorn in tutta la sua maestosità. Ai piedi della montagna ci aspettano tutti bardati gli Scorpions, i militi del battaglione di fanteria 65 (bat fant 65). Il panorama è impagabile, ma il freddo penetra nelle ossa, anche sotto la corazza dello scorpione. Dimenticare guanti e passamontagna in caserma potrebbe non essere l’idea del secolo. Gli occhiali di protezione nascondono gli sguardi, le dita tamburellanti sul fucile tradiscono la frenesia dell'attesa, le armi sono cariche. Andiamo.

Fumogeni e flashbang

La vista sul panorama alpino viene offuscata dal primo fumogeno: il combattimento di località è cominciato, che l’esercizio abbia inizio. Meglio mettere i pamir. Niente sensori o porte automatiche, nessun edificio di lusso per simulare la guerriglia urbana. L’esercitazione ha luogo in una struttura in legno realizzata a mano e completata con teli militari; è già bello se rimane in piedi col vento che tira. Ma le nostre truppe le conosciamo, non hanno bisogno di alberghi a cinque stelle per esercitarsi, dopotutto stiamo pur sempre parlando di combattimento all’interno. È le cose si fanno ancora più serie quando viene lanciata la prima flashbang: con le montagne a fare da cassa di risonanza, il colpo è assordante, passa attraverso i pamir e fa tremare il terreno sotto gli scarponi. I soldati riescono a penetrare nell’edificio, le stanze vengono messe in sicurezza. Improvvisamente una porta si apre: sarà un nemico armato o una povera anziana capitata lì per sbaglio? Prendere decisioni e reagire in una frazione di secondo: è questo che viene richiesto al gruppo, nonostante il freddo e nonostante tutto. Parafrasando: vola come una farfalla, pungi come uno scorpione.  

Il combattimento di località

Combattimento di località è il termine militare per indicare il combattimento in un spazio edificato o urbano. Viene condotto principalmente dalla fanteria e può essere supportato da veicoli di trasporto corazzati (Piranha o GMTF), nonché dalle forze della compagnia di supporto per mezzo di esploratori, a seconda della situazione operativa. In alcune situazioni un GMTF è più adatto al combattimento urbano rispetto ad un Piranha, che viene utilizzato piuttosto in campo aperto. L’addestramento al combattimento di località comprende anche la gestione di situazioni critiche: dai controlli a tappeto alla soppressione di rivolte o di attività nemiche come la raccolta di informazioni. Per fare un parallelismo, il combattimento di località è un po’ come il coltellino svizzero, perché può venire utile in qualunque situazione.

Quando si tratta di attaccare, questo tipo di combattimento richiede un gran numero di forze ed effettivi; al contrario, permette a chi è in inferiorità di difendersi efficacemente. Oltre ai mezzi della guerra moderna e all'uso di armi a distanza, il combattimento di località prevede il contatto a distanza ravvicinata, uomo contro uomo. Tutt’altra storia per quanto riguarda le situazioni in campo aperto o parzialmente coperto. In questo caso, il combattimento si può sviluppare su più livelli, con la possibilità per le truppe di spostarsi tramite una rete sotterranea o di canali. Anche per quanto concerne le distanze, le variabili sono diverse, con la possibilità di combinare attacchi a corto raggio e di lunga gittata (cecchini e artiglieria). Sono quindi diversi i fattori in gioco quando si parla di combattimento di località, non da ultimo un traffico radiofonico tanto intenso quanto il tipo di impiego. Ancora una volta, le decisioni devono essere prese rapidamente e un’esitazione di pochi minuti può influenzare negativamente l'andamento della battaglia.

Una strategia repentina dunque, repentina come l’attacco dello scorpione.


Ritornare alla pagina precedente Comando Operazioni