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Sursee lava di più

A causa del Coronavirus e dei numerosi soldati in servizio, il centro tessile di Sursee è molto sollecitato. Urs Mathis, capo del centro tessili, con la sua squadra ed il supporto di 6-12 soldati, assicura a turni il lavaggio degli abiti sporchi dei militi, dalle cinque del mattino alle dieci di sera. I collaboratori sono molto motivati e la stanchezza è rimossa. Urs Mathis ed i suoi capi reparto devono dare prova di un'attenta pianificazione. Situazione straordinaria, conduzione straordinaria.

31.03.2020 | Comunicazione Difesa, Simon Grunder

Schichtbetrieb


Già alla mattina presto si lava e risciacqua a pieno vapore nella lavanderia di Sursee. Normalmente, la linea di lavaggio lunga 15 metri lava 10 tonnellate di biancheria sporca al giorno. A causa del Coronavirus sono già più di 15 tonnellate, quasi il doppio. Il team di Urs Mathis è molto sollecitato: «Il Coronavirus rappresenta una situazione straordinaria e richiede a noi tutti una prestazione altrettanto straordinaria. Non possiamo tirarci indietro, ora è il momento di aiutare la truppa al fronte».

A causa del Coronavirus, ora lavoriamo a turni per la truppa, dalle cinque del mattino alle dieci di sera.

Urs Mathis, capo del centro tessili

La squadra di Mathis può attualmente contare anche sull'appoggio di diversi soldati che, con i collaboratori civili, affrontano questa ulteriore mole di lavoro. Sono circa 1200 le confezioni che la truppa invia ogni giorno alla lavanderia dell'esercito. Ogni militare in servizio ha diritto di fare ricorso a questo servizio ogni due settimane, con cinque chili di indumenti. L'impiego nell'ambito della crisi di Coronavirus a beneficio della popolazione svizzera potrà protrarsi per settimane, se non mesi. Mathis si sta quindi preparando per una situazione prolungata nel tempo.

Onde garantire le prestazioni del centro tessili su un ampio orizzonte temporale, serve un'oculata pianificazione: «Ora il mio stile di conduzione è decisamente più militare. Pretendo molto dai miei collaboratori, ma tutti sanno che c'è parecchio in gioco, ovvero la salute della Svizzera».

Prestazioni importanti per la Svizzera

Nella squadra di Mathis vi è anche il venticinquenne Fabian Gerber. Al momento lui ed il team stanno lavando non solo i 2500 diversi indumenti militari, ma anche il bucato personale dei soldati in servizio. In questa difficile situazione è fiero del suo lavoro in lavanderia: «Insieme combattiamo contro il Coronavirus; io qui a Sursee, i miei camerati in uniforme in aiuto alla popolazione svizzera». A Sursee tutti concordano: a vincere non sarà il Coronavirus, bensì le truppe in impiego.

Punto di contatto per la truppa

Per gli utenti in servizio è stato istituito un punto di contatto. In caso di domande relative agli abiti privati, è possibile contattare il seguente numero: 079 777 47 34


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