L'inizio della settimana è dedicato alla Patrouille Suisse
La Patrouille Suisse entusiasma il pubblico in Svizzera e all'estero da oltre cinque decenni con le sue performance mozzafiato. Conosciuta in tutto il mondo per la sua proverbiale precisione svizzera, l'«ambasciatrice dei cieli» festeggerà il 22 agosto 2019 il suo 55° compleanno. Dietro il grande successo della squadriglia di volo acrobatico svizzera non ci sono temerarietà o moderne tecnologie, ma meticolosità e anni di duro allenamento sopra e sotto le nuvole. Uno sguardo a un tipico lunedì.
18.07.2019 | Comunicazione Difesa, Christoph R. Schelhammer

La mattina preannuncia una splendida giornata di inizio estate. Il sole illumina già il lago dei Quattro Cantoni quando il PC-6 Turbo Porter «Felix» decolla a Emmen (LU) e si dirige verso la sua destinazione nell'Unterland glaronese. Il tenente colonnello Nils «Jamie» Hämmerli, da diversi anni pilota della Patrouille Suisse e comandante della più nota squadriglia di esibizione svizzera da quattro stagioni, è seduto nella cabina di pilotaggio. Oggi dall'aerodromo di Mollis (GL) controlla con occhio esperto le figure e le formazioni che il suo equipaggio eseguirà in volo sul terreno impegnativo.
Esercizio preparatorio al suolo
A Pasqua si svolge sempre un corso di esibizione della Patrouille Suisse di due settimane, durante il quale viene preparato il programma di volo annuale. Da quel momento in poi la squadra si riunisce ogni lunedì presso la homebase a Emmen per l'allenamento settimanale. Tutti i membri dell'equipaggio sono piloti militari di professione esperti che nei restanti giorni della settimana prestano servizio nelle Forze aeree sugli F/A-18 Hornet. Ma il primo giorno della settimana è la giornata in comune dedicata alla Patrouille Suisse. Proprio come oggi.
Nella sala riunioni, il comandante Nils Hämmerli segue il briefing mattutino del leader del team Gunnar Jansen sulla prossima sequenza di allenamento. Il programma prevede niente meno che i preparativi per lo Zigermeet di metà agosto, il più grande airshow della Svizzera del 2019. Gli altri cinque membri dell'equipaggio siedono ad un ampio tavolo coperto di mappe e numerosi utensili aviatici e ascoltano attentamente le spiegazioni del maggiore 36enne, che porta il nome da pilota «Gandalf» a causa dei suoi capelli grigi. Con oltre 2500 ore di volo, sa di cosa sta parlando. E ne parla in maniera ordinata, chiara e piacevole, pronunciando le parole quasi in un sussurro. L'atmosfera è rilassata ma professionale, tutti sono concentrati, sanno cosa fare e quando. La pianificazione è meticolosa, nulla è lasciato al caso. Le formazioni e le figure vengono immaginate e ripassate mentalmente: come gli sciatori prima di una gara, i piloti tracciano nella mente i movimenti che eseguono più tardi nell'aria. Dopodiché l'equipaggio è pronto per la terza dimensione, i «Tiger II» sono in attesa nell'hangar.
Prova generale
Poco prima di mezzogiorno, quando il comandante ha assunto la sua posizione sotto il cielo terso 60 chilometri in linea d'aria più a est, al bordo della pista, la Patrouille Suisse si avvicina all'aerodromo di Mollis sorvolando la cresta nord. A 800 km/h, i jet rossobianchi distanti appena tre metri l'uno dall'altro sfrecciano lungo lo stretto fondovalle che divide il Rautispitz e il Fronalpstock. Non è un compito facile nel terreno topograficamente impegnativo dell'Unterland glaronese, soprattutto perché il jet bimotore Northrop F-5E «Tiger II» non è dotato di GPS. Questi caccia sono equipaggiati con strumenti di bordo vecchi di 40 anni. La navigazione è a vista, il leader deve tracciare in anticipo la rotta di volo sulla mappa con riga e pennarello. Nell'aria può contare solo su questa mappa e su ciò che vede a terra.
I piloti esperti e ben preparati della squadriglia di esibizione danno prova delle loro capacità in cielo anche in queste condizioni e offrono un vero spettacolo ai numerosi curiosi giunti nuovamente anche per questa sessione di allenamento. Ogni movimento è eseguito perfettamente, precisa come un orologio svizzero la formazione compie in volo una figura dopo l'altra. «Delta», «Cross» e «Tunnel» entusiasmano gli spettatori, così come i netti contorni del «Cuore» disegnato nel cielo azzurro di Glarona. Dopo circa 25 minuti i Tiger chiudono lo spettacolo con la figura «Grande» tra gli applausi degli spettatori e tornano alla homebase di Emmen. La prova generale per il Zigermeet è stata un successo.
Debriefing
Tornato a Emmen, il comandante Nils Hämmerli appare convinto dell'esibizione dei suoi «Bambini»: l'equipaggio è ben preparato per lo spettacolo di volo nel Canton Glarona. Insieme al leader «Gandalf» segue il debriefing obbligatorio, in cui tramite registrazione video vengono analizzate e discusse nel team alcune impurità tecniche. Sono sfumature che solo un professionista può riconoscere, ma le esigenze di ogni pilota sono elevate e la ricerca della perfezione onnipresente.
Non sono quindi uomini temerari in «scatole volanti» a determinare la fama della squadra di esibizione svizzera ben oltre i confini del Paese, ma piloti di jet da combattimento che lavorano coscienziosamente al servizio dell'Esercito svizzero dando il loro meglio ogni giorno nel cielo. Piloti che per i momenti speciali si allenano di lunedì.
Patrouille Suisse
È un privilegio per ogni pilota svizzero di jet da combattimento appartenere alla Patrouille Suisse. In media, i piloti rimangono nel team per sei anni. Il leader «Gandalf» è il pilota che è stato nella squadra più a lungo, ovvero undici anni, Claudius «Mac» Meier con i suoi 29 anni è il pilota più giovane, alla sua seconda stagione nella squadriglia. Il team di esibizione svizzero è organizzato secondo il sistema di milizia. Tutti i membri dell'equipaggio sono piloti militari di professione delle Forze aeree. Prestano il loro servizio quotidiano principalmente sull'Hornet F/A-18 nel settore della difesa aerea, compreso il servizio di polizia aerea, o sono impegnati come istruttori di volo. A differenza dei loro colleghi stranieri delle Red Arrows britanniche, della Patrouille de France o delle Frecce Tricolori italiane, i piloti della Patrouille Suisse non volano esclusivamente per esibirsi in occasione di airshow: per loro questa attività è solo una tra le tante.
Commander | tenente colonnello Nils «Jamie» Hämmerli | TIGER ZERO |
---|---|---|
Leader | maggiore Gunnar «Gandalf» Jansen |
TIGER UNO |
Right Wing | capitano Claudius «Mac» Meier | TIGER DUE |
Left Wing | capitano David «Pepe» Pereira | TIGER TRE |
Slot | capitano Martin «Jaydee» Schär | TIGER QUATTRO |
Second Solo | capitano Lukas «Bigfoot» Nannini | TIGER CINQUE |
First Solo | capitano Michael «Püpi» Duft | TIGER SEI |
Speaker | Yanik «Nik» Varley | TIGER OTTO |
Speaker | capitano Jody «Jody» Bolomey | TIGER NOVE |
Mascotte | Flat «Flatty» Eric | TIGER DIECI |