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Vogliono fare quello che per altri è un obbligo

Nove donne dei Cantoni di Berna, Friburgo e di Soletta raggiungono il Centro di reclutamento di Sumiswald. Nove storie, nove aspettative, nove sogni. Dalla fiorista all'operatrice sociosanitaria fino alla futura studentessa di biologia: le professioni delle donne sono variate quanto quelle degli uomini. La differenza sta nel fatto che molte di loro avevano già da tempo intenzione di prestare servizio militare e non vedono l'ora di scoprire dove le porterà questa avventura.

11.03.2019 | Comunicazione Difesa, Ruth van der Zypen

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Con una stretta di mano Olivia Geissbühler ha raggiunto un obiettivo. È incorporata quale soldato dello scaglione di condotta di fanteria.

È il secondo giorno di reclutamento: Olivia Geissbühler di Trubschachen nell'Emmental e Michelle Runkel di Neuendorf sono curiose di sapere in quale funzione presteranno servizio. Entrambe sono fermamente convinte fin dall'infanzia di voler prestare servizio militare. Dopo il primo giorno di reclutamento non sanno se soddisfano i requisiti per la funzione desiderata. Mentre Olivia Geissbühler vorrebbe diventare niente meno che granatiere, la giardiniera paesaggista diplomata Michelle Runkel è interessata alla funzione di conducente. Il comandante ha studiato a fondo il suo dossier e ha rivolto l'attenzione sul suo hobby, l'arrampicata. Questa mattina la sorprende proponendole di puntare in alto: dovrebbe tentare la strada di specialista di montagna. Runkel è visibilmente entusiasta dell'idea. Al momento non è ancora del tutto sicuro che funzioni a causa dei requisiti sportivi estremamente esigenti.

Da donna a donna

Questa mattina anche la relatrice Marina Weber Tinner del Comando del reclutamento si è recata a Sumiswald. È impiegata civile nell'esercito e presta inoltre servizio militare, attualmente con il grado di capitano. Da poco è diventata mamma e può confermare che è possibile conciliare tutti e tre i ruoli. Nella sua veste odierna sottolinea: «L'importante è che le donne sappiano direttamente da me cosa vuol dire realmente prestare servizio militare come donna. Devono essere consapevoli di ciò che le aspetta e sapere quali possono essere i loro vantaggi. È fondamentale inoltre che assolvano il servizio per sé stesse, perché lo vogliono veramente». Le nove donne presenti hanno poi subito posto le domande alle quali non vedevano l'ora di trovar risposta, specialmente una risposta data da una donna.

Il sistema «Ebookers» dell'esercito

Dopo un'informazione del comandante per l'intero gruppo, compresi gli uomini, tutti si dirigono verso ulteriori test. Chi ha qualche minuto di tempo si ferma a uno dei numerosi tavoli informativi. Qui si trovano tabelle coi posti liberi ripartiti per funzione e per date della scuola reclute. È un po' come una «piattaforma Ebookers» dell'esercito: i posti ambiti spariscono in fretta, per esempio la scuola reclute in estate e la funzione di granatiere. Bisogna controllare bene, decidersi e cogliere l'occasione. Il colonnello SMG Schori è sempre pronto a fornire informazioni, dare consigli e trovare la soluzione migliore per ognuno. «Voglio impiegare i giovani dove possono sfruttare i loro punti di forza. Entrambe le parti ne approfittano».

Un aiutante a quattro zampe

Schori trova anche qualche minuto per il suo aiutante dal pelo morbido, la gatta del centro Lili. All'entrata è appesa una sua foto con un saluto e un'esortazione a non prendere tutto così sul serio. Lili viene al centro tutti i giorni dalla vicina fattoria e ormai il comandante l'ha promossa al grado di aiutante. Lili si fa accarezzare da lui quando va a ritirare un paio di dossier in segreteria. «Abbiamo notato che va dalle persone che mostrano nervosismo», osserva l'assistente Christine Mathys, «si fa accarezzare e trasmette benessere».

Crescono le attese

Durante il pranzo Olivia Geissbühler e Michelle Runkel hanno tempo di scambiare qualche parola con gli altri aspiranti. Alcuni sanno come si concluderà l'assegnazione nel pomeriggio.
Jana Aebi, operatrice sociosanitaria, si è annunciata per la Sanità militare e vi sarà incorporata. È specializzata in psichiatria, perciò è più che qualificata. «Già la giornata informativa mi era piaciuta molto. Non vedo l'ora del servizio militare e voglio finalmente cominciare!», esclama entusiasta. La studentessa liceale Sofia Andrews è altrettanto positiva nei confronti del proprio servizio militare. Le piacerebbe diventare soldato di sicurezza della polizia militare o soldato di salvataggio. Ora si tratta di scoprire come ottimizzare la tempistica per conciliare il servizio militare con i previsti studi in biologia.

L'ora della verità

È giunto il momento: i primi candidati aspettano seduti di fronte all'ufficio del colonnello Schori, che li invita a entrare uno dopo l'altro. «Dunque è giunta l'ora della verità», esordisce Schori. Jana Aebi riceve la raccomandazione per una funzione di quadro e le viene confermata la funzione di soccorritrice. Non vi sono grandi dubbi, è praticamente fatta su misura per questa carriera.

E come è andata a finire per Olivia Geissbühler e Michelle Runkel? La ragazza dell'Emmental ha ottenuto ottimi risultati. Tuttavia non è stata reclutata per la polizia militare come ci si aspettava, ma è stata assegnata alla funzione di soldato dello scaglione di condotta. Anche in questa veste la fiorista diplomata vivrà molta «action» e ne è contenta, come lo è il colonnello Schori: «Lei riceve la raccomandazione per una funzione di quadro, e poi arriviamo fino alla marcia dei 100 km, d'accordo?» – «Certo!», risponde senza esitazione. Una stretta di mano e il servizio è deciso.

Per Michelle Runkel il comandante ha organizzato una visita di due giorni per svolgere i test d'idoneità al Centro di competenza servizio alpino di Andermatt. Forse andranno a buon fine. Altrimenti, anche la funzione di conducente rappresenta una buona alternativa.

Una stretta di mano e un'altra donna lascia l'edificio come persona soggetta all'obbligo di prestare servizio militare. È una giornata colma di emozioni: per qualcuna c'è un cambiamento di programma e per altre le aspettative vengono addirittura superate. Un gruppo di donne ha appena fatto un importante passo verso un obiettivo molto ambito. Tutte loro presteranno servizio militare volontariamente, e lo faranno con evidente convinzione e motivazione.
 

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