CUMINAIVEL | Meteo al WEF: come si prepara l’Esercito
Si può preparare l’impiego al WEF fin nei minimi dettagli, eseguire fedelmente gli ordini e stare sempre concentrati sull’obiettivo. C’è però un elemento che non può e non potrà mai essere controllato da nessuno: la meteo. La Centrale operativa delle Forze aeree di Dübendorf, supportata dai militari di meteorologia, spiega a CUMINAIVEL come sfruttare a favore dell’Esercito i dati meteo a disposizione.
La meteo è una variabile indipendente da chiunque. È un fattore di cui bisogna sempre tenere conto e che spesso altera la percezione, in positivo o in negativo, di qualsiasi esperienza. Anche i militari devono farci i conti durante il WEF, sia quelli incorporati nelle Forze aeree che quelli semplicemente impiegati all’esterno. L’Esercito cerca di attrezzarsi al meglio per analizzare la situazione meteorologica e per coordinare le operazioni.
Ma in che modo?
Rilevamento perenne
Per affrontare questa missione, vengono congiunti gli sforzi dei soldati di meteorologia e della Centrale operativa delle Forze aeree basata a Dübendorf (ZH). I primi si occupano dell’installazione di apparecchi per il rilevamento di dati nell’area operativa. Le informazioni vengono raccolte in maniera sistematica e continua, per poi essere trasmesse 24 ore su 24 alla Centrale. Qui si elaborano i dati ricevuti grazie a sistemi sofisticati e si tengono costantemente informati i piloti sulle condizioni dello spazio aereo. Questi ultimi, se necessario, contattano direttamente i soldati di meteorologia sul posto per ottenere ulteriori dettagli.
Nei posti di osservazione, vengono misurate le informazioni rilevanti per l’aviazione. Per questo motivo, l'attenzione è rivolta principalmente alla visibilità e alla composizione delle nuvole, in particolare lungo le rotte di volo verso l'area operativa. Inoltre, alcuni fenomeni meteorologici pericolosi che spesso si manifestano in gennaio sull’altopiano, come nebbia o pioggia, vengono anch’essi analizzati con particolare attenzione.
Un’edizione del WEF piuttosto variabile
Per i piloti delle Forze aeree, la situazione meteorologica di quest'anno è particolarmente impegnativa. Durante la settimana precedente al WEF, un potente anticiclone ha portato sopra l’area alpina un tempo soleggiato e delle temperature fredde. In seguito, la situazione si è evoluta. Le temperature in montagna sono aumentate dopo l’arrivo dei sistemi frontali di una bassa pressione atlantica, provocando piogge e nevicate intermittenti. Si è poi tornati ad un tempo prevalentemente soleggiato e mite per l’inizio del weekend, ma delle nuove nuvole di pioggia sono in procinto di arrivare.
In ogni caso, il termometro non supererà né il record per la temperatura più bassa registrata al WEF del 1987 (-27,9°C), né per quella più alta fatta segnare nel 1993 (9,9°C). Per quanto riguarda il record di neve caduta in una sola giornata, pensate che bisogna risalire addirittura all’edizione del 1983 (55 centimetri).
Trucchetti per la vita di tutti i giorni
Nel caso vi trovaste sprovvisti di un accesso ai bollettini, vi presentiamo alcuni consigli utili, ma non del tutto esaustivi, per prevedere l'evoluzione del tempo nel giro di qualche ora. Se si accumulano grandi nuvole, il rischio di rovesci e temporali aumenta; se invece le nuvole rimangono piccole, il tempo probabilmente rimarrà bello. Se intorno al sole o alla luna si forma un alone significa che il tempo peggiora, poiché le nubi alte preannunciano l'arrivo di un fronte meteorologico. E terminiamo con un proverbio conosciuto da tutti, ma sempre attuale secondo i meteorologi: rosso di sera bel tempo si spera, rosso di mattina brutto tempo si avvicina.
