Il Consiglio nazionale concretizza il limite di spesa per il budget dell’esercito
Nel quadro del dibattito sull’ulteriore sviluppo dell’esercito il Consiglio nazionale ha appianato tutte le divergenze con il Consiglio degli Stati, con un’unica eccezione: vuole sempre sei corsi di ripetizione di tre settimane invece di cinque. Inoltre, mediante un progetto di decreto federale ha quantificato in 20 miliardi di franchi il limite di spesa dell’esercito per gli anni 2017‒2020.
Con 142 voti favorevoli, 7 voti contrari e 43 astensioni il Consiglio nazionale ha approvato al secondo tentativo la nuova legge militare. Ha appianato le divergenze con il Consiglio degli Stati sul finanziamento dell’esercito e si è accordato con 141 voti favorevoli, 30 voti contrari e 21 astensioni su un progetto di decreto federale che stabilisce un limite di spesa concreto in virtù dell’articolo 148j della legge militare, secondo cui «l’Assemblea federale decide, mediante decreto federale semplice, ogni volta per un periodo di quattro anni il limite di spesa per le risorse finanziarie dell’esercito». In base a tale decreto l’esercito potrà coprire con un importo di 20 miliardi di franchi il proprio fabbisogno finanziario per gli anni 2017‒2020. Le domande volte a ottenere un limite di spesa superiore o inferiore non hanno avuto successo. Nella sessione estiva una nutrita minoranza nella Camera bassa aveva fallito per poco nel tentativo di fissare nella legge militare un limite di spesa vincolante di almeno 5 miliardi di franchi l’anno. Tale decisione ha avuto come conseguenza che nella votazione sul complesso al Consiglio nazionale il progetto è stato respinto.
La soluzione adottata dal Consiglio nazionale è un compromesso tra chi esigeva un disciplinamento del finanziamento assolutamente vincolante e chi, invece, vi si opponeva. Il decreto federale richiamerà preventivamente al proprio dovere il Consiglio federale, poiché i 5 miliardi di franchi l’anno corrispondono al budget dell’esercito su cui il Parlamento si è di principio già espresso più volte. Il Consiglio federale è tuttavia del parere che a causa della difficile situazione delle finanze federali nei prossimi anni non potranno essere finanziati più di 4,7 miliardi di franchi l’anno.
Con il suo progetto di decreto federale il Consiglio nazionale intende altresì consentire al DDPS una certa flessibilità, affinché in sede di preventivazione possa effettuare trasferimenti all’interno dei propri crediti. È previsto che il decreto federale non venga sottoposto a referendum.
Adesione in materia di struttura fondamentale e di messa fuori servizio di grandi sistemi d’arma
Nell’ambito della nuova deliberazione di dettaglio del progetto il Consiglio nazionale ha confermato gran parte delle decisioni che aveva adottato nella sessione estiva prima della votazione sul complesso. Su due punti ha aderito alla posizione del Consiglio degli Stati. In primo luogo, la struttura fondamentale dell’esercito si articolerà come segue: il capo dell’esercito sarà supportato dallo «Stato maggiore dell’esercito», dal «Comando Operazioni», dal «Comando Supporto» e dal «Comando Istruzione». In origine la Camera bassa si era espressa a favore del mantenimento delle Forze terrestri e delle Forze aeree al livello organizzativo più alto. In secondo luogo, nell’ambito di un messaggio il Consiglio federale dovrà sottoporre all’approvazione dell’Assemblea federale non soltanto la messa fuori servizio o la liquidazione di aerei da combattimento, ma anche di grandi sistemi d’arma.
Ancora una vecchia e una nuova divergenza
Il Consiglio nazionale ha mantenuto la sua posizione sul numero di corsi di ripetizione, chiedendo sei corsi di ripetizione di tre settimane. Il Consiglio degli Stati, che ha dibattuto sulla modifica delle basi legali per l’ulteriore sviluppo dell’esercito nel corso della sessione primaverile e autunnale, auspica soltanto cinque corsi di ripetizione di tre settimane. Pertanto, tra le due Camere sussiste questa vecchia divergenza, alla quale va ad aggiungersi una nuova divergenza per quanto concerne il progetto di decreto federale sul limite di spesa. L’affare passa ora nuovamente al Consiglio degli Stati.
Basi e parametri dell’USEs
Secondo le direttive dell’Assemblea federale l’esercito deve essere ridimensionato. L’ulteriore sviluppo dell’esercito (USEs) mira a raggiungere un equilibrio duraturo tra risorse, strutture e prestazioni nonché a un adeguamento all’evoluzione demografica. Con la modifica delle basi legali saranno in primo luogo concretizzati a livello legislativo i parametri fondamentali fissati nel Rapporto sulla politica di sicurezza 2010 e nel Rapporto sull’esercito 2010 nonché nel decreto federale del 29 settembre 2011 concernente il Rapporto sull’esercito 2010. I parametri fondamentali dell’esercito per il suo ulteriore sviluppo sono: l’effettivo regolamentare sarà ridotto a 100 000 militari, il budget dell’esercito sarà aumentato a medio termine a 5 miliardi di franchi l’anno e l’esercito sarà, in linea di principio, equipaggiato completamente.