Controllo digitale dei veicoli e riparazione a distanza in diretta
Quando conducenti, artigiani di truppa, addetti alla manutenzione, specialisti della digitalizzazione e capiprogetto si incontrano, significa che sta arrivando il futuro. A metà giugno i militari di milizia del battaglione della logistica 101 e gli specialisti del Centro logistico dell’esercito di Hinwil hanno testato un’app per il servizio di parco e un paio di occhiali muniti di videocamera per effettuare una riparazione a distanza in diretta. Le conseguenze positive si riflettono in una maggior sicurezza, in un numero più elevato di sistemi pronti all’impiego e in un incremento dell’efficienza.
17.06.2022 | Comunicazione Difesa, Gaby Zimmer

«Vogliamo introdurre idee meritevoli di essere esaminate – dunque idee che comportano un valore aggiunto per la truppa – nel giro di pochi mesi. Saranno i nostri utenti a indicarci se dobbiamo approfondirle oppure scartarle. Iniziamo in piccolo e secondo standard industriali. Ciò che si dimostrerà valido sarà implementato su scala più ampia», sottolinea il tenente colonnello SMG Dominik Winter, responsabile dell’iniziativa strategica «Innovazione». Anziché uccidere le idee con concetti e laboriose procedure di autorizzazione e di perfezionarle su un periodo molto lungo cosicché al momento della prevista introduzione le applicazioni sono già da tempo sorpassate, affidiamo ai responsabili della truppa e dell’esercizio l’incombenza di giudicare che cosa possa facilitare i loro compiti e che cosa no. Così è stato anche a metà giugno presso il Centro logistico dell’esercito di Hinwil (CLEs-H), dove i conducenti e gli artigiani di truppa del battaglione della logistica 101 (bat log 101) hanno testato i nuovi strumenti in collaborazione con gli specialisti dell’officina.
Controllo autonomo dei veicoli tramite app
Le visite digitali online attraverso i musei sono molto in voga. Perché non proporre allora una visita guidata digitale attraverso il servizio di parco prescritto? Patrik Wolf, studente in ingegneria elettronica al Politecnico federale di Zurigo, scarica l’app sul suo smartphone. Così riesce a effettuare in scioltezza tutti i controlli necessari sul Duro – e con buoni risultati. Sebbene non abbia dimestichezza con il veicolo, trova facilmente tutti i punti da controllare e, sulla base del confronto tra stato previsto e stato reale, capisce subito che cosa non funziona. Patrick Wolf riassume: «Ho svolto la scuola reclute nel 2017. A quell’epoca non esisteva ancora questa versione modernizzata del Duro. Ho dovuto rimandare i miei ultimi quattro CR a causa dei miei studi. Questo tour virtuale mi è di grande aiuto. Le immagini mi indicano i punti giusti sul veicolo. Ho avuto la possibilità di fotografare i guasti e caricarli sul sistema. Così posso lavorare in modo efficiente e autonomo, assumendomi anche le mie responsabilità».
Il soldato Luca Staub lavora nel campo delle costruzioni stradali e come autista. Anche lui è al suo primo CR. Avendo svolto la scuola reclute l’anno scorso, conosce già la versione modernizzata del Duro. Tuttavia ha a che fare con veicoli militari soltanto durante il servizio militare. «L’app è articolata in modo comprensibile, il processo è semplice e rende il compito più attrattivo. Dato che l’app è scaricata sul mio cellulare, non ho nessuna difficoltà a usarla. Questo aiuta a svolgere il compito con maggior serietà, aumentando di riflesso la sicurezza», afferma Staub.
Le riparazioni a distanza: un successo
Marcel Züllig lavora come addetto alla manutenzione presso il CLEs-H da quattro anni. L’exdipendente del costruttore di veicoli Mowag conosce molto bene il veicolo trasporto truppa protetto (VTTP) – e dispone anche di conoscenze specialistiche in merito a questo sistema molto diffuso presso le truppe di combattimento. Per questo motivo partecipa ai test utenti sin dall’inizio. «I riscontri degli utenti sono stati sistematicamente implementati nelle prove successive; questo è affascinante. I giovani soldati partecipano con grande impegno e reagiscono con entusiasmo», si rallegra Züllig. Il fatto che debbano scaricare delle app sul loro cellulare personale non crea problemi? «Al contrario», risponde Züllig ridendo, «anziché una penna, oggi i giovani hanno in tasca il loro cellulare e sono contenti ogni volta che si presenta un’occasione per utilizzarlo».
Il meccanico diagnostico di automobili e sostituto maestro di tirocinio presso il CLEs-H Stefan Baer partecipa per la prima volta ai test, come i conducenti e gli artigiani di truppa del bat log 101. Come i suoi colleghi in uniforme, anche lui ha familiarizzato rapidamente con lo strumento e li aiuta, tramite diagnosi a distanza con lo schermo e il microfono, a eseguire da soli piccole riparazioni. Le immagini che appaiono sul suo schermo provengono dall’headset dell’artigiano di truppa e vengono trasmesse in diretta. La videocamera e il microfono danno una sensazione di vicinanza, nonostante la distanza fisica. Nell’ufficio del meccanico diagnostico si sente una voce che dice: «Il motorino d’avviamento non funziona». «Hai controllato la tensione? I fusibili sono inseriti correttamente», replica al militare in officina. «Con che cosa e dove?», ottiene in risposta. Con molta pazienza Baer guida il giovane camerata attraverso i meandri della meccanica del Duro. Grazie alla telecamera può apportare rapidamente e in modo preciso i correttivi necessari. E così il piccolo ma determinante guasto viene riparato in un battibaleno, e il Duro si accende.
L’artigiano di truppa Marco Storchenegger è entusiasta. Sebbene il meccatronico di automobili sia attivo in questa professione anche in civile, non ha dimestichezza con il Duro. «Il contatto diretto nel team e le istruzioni dello specialista mi hanno aiutato a risolvere rapidamente un piccolo problema. Questo mi è di supporto sia in officina, sia fuori sul terreno. In fin dei conti, fisicamente, gli specialisti del centro logistico dell’esercito non possono giungere sul posto in pochi minuti – nella forma digitale invece è possibile», afferma Storchenegger.
Aumentare la prontezza all’impiego e l’individualità
«Molti artigiani di truppa lavorano solo marginalmente in questa professione e durante 49 settimane all’anno non si occupano di veicoli militari. Così anche un guasto banale ha come conseguenza che il veicolo non sia più pronto all’impiego. Eppure basterebbero poche manipolazioni per renderlo nuovamente operativo in un attimo; infatti circa il 60 per cento dei guasti sono inezie. Comunque richiedono la compilazione di un’etichetta di riparazione e la temporanea messa fuori servizio del sistema», puntualizza Zwahlen. Il sostituto del capo CLEs-H e capoprogetto interno di queste prove digitali vuole mantenere liberi i «suoi» specialisti per i guasti più gravi e vorrebbe evitare che siano assorbiti con cose di poco conto. «Se un numero maggiore di sistemi viene riparato già durante il CR, tali sistemi rimangono disponibili senza interruzioni per gli impieghi successivi. Questo contribuisce a ridurre i costi e ad aumentare la prontezza d’impiego dell’esercito», precisa Zwahlen.
Frank Seifert è il capoprogetto esterno e lo specialista della digitalizzazione nel team dell’innovazione. Ha ricevuto preziosi riscontri da questi test utenti e si è anche reso conto che spesso gli aspetti secondari sono importanti. «Alcuni sudavano molto e hanno avuto problemi a mantenere in posizione la fascia frontale. Altri non sono inizialmente riusciti a regolare correttamente la loro correzione visiva, un fattore importante per la precisione delle immagini sulla videocamera». Seifert si rallegra dei numerosi riscontri individuali mirati a facilitare l’uso degli standard industriali per molte persone. «La società, come d’altronde anche l’esercito di milizia, è costituita da individui e i prodotti digitali offrono diversi approcci all’uso, in modo che ognuno riesca a utilizzarli – ciò che non è invece il caso per la carta», conclude Seifert.
Test utenti con il bat fant mont 48
Nell’ambito dei preparativi per l’impiego a favore del World Economic Forums (WEF) anche i conducenti e gli artigiani di truppa del battaglione di fanteria di montagna 48 hanno testato l’app e la manutenzione a distanza mediante occhiali, videocamera e microfono.
Uff stampa e info bat fant mont 48, Kevin Hofstetter.
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