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La ICT Warrior Academy festeggia i suoi primi diplomati

A fine ottobre sono stati consegnati i diplomi ai partecipanti che hanno frequentato i primi corsi di formazione per specialisti di sistema TIC Junior e Professional della ICT Warrior Academy della Base d’aiuto alla condotta BAC. Si lasciano alle spalle un anno di duro lavoro, con mesi molto arricchenti e, di tanto in tanto, anche qualche momento di ilarità.

25.11.2021 | Comunicazione Difesa, Lorena Castelberg

I diplomati, da sinistra: Sebastian Bühler, Pierre Bovigny, Abisha Vijayakumar, Manuel Kummer, Dario Menzel, Frédéric Fasel, Martin Raemy, Christine Barbara Bohnert, Heinz Ryser, Hajrulla Azemi e Beat Schneider. Colonnello SMG Lorenzo Pfister (capo di stato maggiore BAC) e Thomas Staub (responsabile ICT Warrior Academy). ©VBS/DDPS, Remo Tschuy

«Quando parlavamo della ICT Warrior Academy ci piaceva definirla anche l’accademia di guerra», afferma nel suo discorso finale Sebastian Bühler, uno dei sette diplomati del primo corso di formazione Junior del centro di formazione interno alla BAC. I junior hanno iniziato la loro formazione di specialisti di sistemi TIC nel novembre 2020, nel pieno della seconda ondata di coronavirus. «La pandemia ci ha continuamente confrontati con nuovi ostacoli da superare. Insegnamento a distanza, responsabili del corso assenti e annullamento di esercizi internazionali hanno richiesto un alto grado di flessibilità da parte di tutte le persone coinvolte», dichiara il responsabile della ICT Warrior Academy, Thomas Staub.

Centro di formazione unico nel suo genere

Il capo di stato maggiore della BAC, colonnello SMG Lorenzo Pfister, è orgoglioso dell’impegno profuso e dei risultati ottenuti: «La ICT Warrior Academy è una pietra miliare in seno all’Amministrazione federale. Nessun altro dipartimento o ufficio federale vanta un’infrastruttura formativa interna e un’iniziativa tanto specializzate». Questa è la reazione della BAC alla penuria di manodopera specializzata nonché alla sfida di sviluppare ulteriormente e promuovere il know how dell’organizzazione. «In un mondo in rapida trasformazione i collaboratori devono poter acquisire nuove competenze in breve tempo. Per la BAC come organizzazione per le situazioni d’emergenza statale questo è ancora più importante per poter garantire la sicurezza nel ciberspazio», dichiara Pfister.

Gli specialisti di sistema TIC del futuro

Nonostante questo i warriors non hanno desistito e hanno svolto corsi di tecnica di rete, ITIL, design thinking, logging e monitoring e quant’altro. Oltre alle competenze nel campo della ciberdifesa, i junior hanno pure acquisito conoscenze sul militare e sul lavoro di stato maggiore. Anche per il team di Thomas Staub lo svolgimento del primo corso di formazione della ICT Warrior Academy non è stato un compito facile. «Tutto era nuovo, e questo comportava anche dei vantaggi: abbiamo avuto l’opportunità di creare cose nuove e uniche – regnava una sorta di start up groove», spiega. È soddisfatto: «Gli studenti si sono impegnati, hanno apportato il loro contributo e hanno incrementato fortemente la loro coesione come team». Tramite la ICT Warrior Academy vengono formati i nuovi specialisti di sistema TIC del futuro internamente alla Base d’aiuto alla condotta. La formazione dura un anno, dopodiché vengono impiegati nei vari settori della BAC. «Durante questo anno abbiamo fornito ai neodiplomati un ottimo bagaglio di competenze per la loro futura attività», conclude Thomas Staub.

Ora le competenze apprese riconfluiscono nella BAC e nel progetto Comando Ciber

Abisha Vijayakumar, una delle sette diplomate, è orgogliosa del titolo che ha conseguito: «È stata una sfida enorme acquisire questo grande ventaglio di tematiche. Dalla tecnica di sistema fino al mondo della programmazione, c’era di tutto», riferisce. Ora applicherà le conoscenze apprese nel progetto Comando Ciber. Anche i quattro diplomati del corso di formazione Professional hanno concluso il corso di formazione dopo nove mesi di studio e continueranno a lavorare nella loro funzione mettendo a frutto le conoscenze apprese. Pure loro tracciano un bilancio positivo dell’esperienza vissuta. Ora potranno far riconfluire nella BAC le nuove competenze acquisite.  


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