Misure di protezione nel servizio militare
Secondo la Costituzione federale, l’esercito è tenuto a garantire la prontezza all’impiego delle sue truppe in qualsiasi situazione, anche in condizioni difficili come nell’attuale periodo caratterizzato da un rapido aumento dei casi di coronavirus. L’esercito adotta quindi tutte le misure necessarie per tutelare la salute dei suoi soldati affinché sia pronto all’impiego in caso di bisogno.
09.11.2020 | Comunicazione Difesa, Eve Hug

Dall’inizio della pandemia di coronavirus l’esercito ha adottato misure per tutelare la salute dei suoi soldati. Negli ultimi otto mesi il concetto di protezione è stato costantemente adattato alle nuove situazioni e alle nuove conoscenze in merito alla diffusione del virus. Tale concetto è stato applicato rigorosamente secondo le disposizioni dell’Ufficio federale della sanità pubblica.
Mantenimento della salute della truppa
Prima di entrare in servizio tutti i soldati e i quadri vengono informati sull’attuale situazione in riferimento al coronavirus e resi attenti sul concetto di protezione e sulle relative misure previste. Se il servizio militare ha una durata di cinque giorni o superiore, i militari vengono sottoposti al test COVID-19 subito all’inizio. Qualora una persona dovesse ammalarsi durante il servizio nonostante le varie precauzioni adottate, viene immediatamente isolata dalla truppa e rimane sotto la sorveglianza di un medico di truppa fino alla sua completa guarigione.
Se necessario possono anche essere ordinate sospensioni dei congedi. Con questa misura si vuole prevenire che i militari convoglino il virus dai loro ambienti privati nelle caserme, come è stato il caso nella stragrande maggioranza dei contagi che si sono manifestati nell’esercito. Inoltre le sospensioni dei congedi hanno anche lo scopo di proteggere l’ambiente familiare dei soldati.
Garantire la prontezza all’impiego
Di principio l’esercito deve adempiere i suoi compiti e mantenere la prontezza necessaria a prescindere dalla situazione relativa al coronavirus. Questo è possibile soltanto se si continuano a svolgere scuole reclute, corsi di formazione e anche reclutamenti. Secondo lo stato delle cose a fine ottobre 2020, la scuola reclute invernale 2021 verrà svolta secondo i piani – nel rispetto di tutte le misure di protezione in vigore a quel momento.
L’esercito sta tuttavia valutando costantemente se sia opportuno annullare dei servizi, come per esempio i corsi di ripetizione di determinate Armi, nonostante le misure di protezione ordinate. Una simile decisione dipende dallo sviluppo della situazione e può avvenire a breve termine, a dipendenza dei contagi riscontrati tra la popolazione.
Rinuncia agli esercizi su larga scala
Il 23 ottobre 2020 il capo dell’esercito ha deciso di sospendere gli esercizi di truppa su larga scala per quest’anno. Il 28 ottobre 2020 tutti i corsi di ripetizione che non sono necessari ai fini di un possibile appoggio a favore delle autorità civili o per garantire prestazioni di base dell’esercito sono stati differiti all’anno prossimo. Con queste misure la prontezza all’impiego viene concentrata su possibili impieghi a favore delle autorità civili. L’esercito fa tutto il necessario per tutelare la salute di tutte le donne e gli uomini che prestano servizio nell’esercito e a favore della Svizzera.
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