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La concretizzazione della Visione 2030 prende avvio con le iniziative strategiche

«Non abbiamo tempo di aspettare, dobbiamo iniziare», ha sottolineato il capo dell'esercito, comandante di corpo Thomas Süssli, rivolgendosi ai responsabili delle iniziative strategiche e ai rappresentanti del Comando dell'esercito. Il rapporto iniziale del 19 ottobre 2021 a Stans è il punto di partenza per la concretizzazione della Visione.

Inizio ufficiale: in occasione del rapporto iniziale, il cdt C Thomas Süssli, insieme all'intero Comando dell'esercito, ha attribuito i compiti ai responsabili delle iniziative strategiche. ©VBS/DDPS, Dominic Walser e Joël Djakou

I quattro pilastri dell'ulteriore sviluppo dell'esercito (USEs) si sono dimostrati efficaci. La mobilitazione ha funzionato bene quando, il 16 marzo 2020, è stato lanciato l'allarme elettronico per il servizio d'appoggio contro il coronavirus. L'istruzione dei quadri migliorata, con il pagamento completo del grado, ha avuto effetti positivi e durante questo servizio d'appoggio i giovani quadri hanno dato prova di leadership. Un vantaggio del radicamento regionale è stato il fatto di conoscere meglio le persone. Il quarto pilastro, vale a dire l'equipaggiamento completo, è un tema più complesso in quanto i sistemi divenuti obsoleti non possono essere nuovamente acquistati ma devono essere sostituiti integralmente. La concretizzazione dell'USEs si completerà il 1° gennaio 2023. Tuttavia questa data non rappresenta il punto finale.

Il mondo non diventa più pacifico

Il mondo è diventato più volatile, incerto, complesso e ambiguo. L’urbanizzazione, la demografia, il cambiamento climatico e la rivoluzione industriale producono cambiamenti molto rapidi. «Nel 2030 l'apporto di effettivi all'Esercito svizzero non sarà più garantito. I giovano d’oggi vogliono capire il senso delle cose e non sono più disposti a sottostare a degli obblighi imposti. Dobbiamo tenere conto di questa giovane generazione». Le aspettative riposte nei responsabili sono molto alte. Insieme al Comando dell'esercito, il CEs ha affidato grandi responsabilità a persone giovani, che saranno ancora in piena attività anche nella fase di attuazione dei relativi concetti. «Anticipate e siate lungimiranti», ha detto.

L'innovazione non è fine a sé stessa

Nel 2020 il Comando dell'esercito ha stabilito i valori, ha identificato sette problemi parziali e li ha fissati nella Visione con le relative ambizioni. Con i quattro principi strategici sono state tracciate le linee guida per il percorso verso la concretizzazione della Visione. «Questi principi devono essere presenti nelle vostre iniziative strategiche. L'innovazione non è fine a sé stessa, ma diventa efficace solamente nel momento in cui produce degli effetti presso la truppa», ha specificato il cdt C Süssli riferendosi alle linee guida.

I membri del Comando dell'esercito fungono da «padrini»

Ogni membro del Comando dell'esercito segue diverse iniziative strategiche in veste di «padrino». Il ruolo dei padrini è quello di stabilire le direttive d'azione, ma anche di concedere la libertà necessaria per pensare in modo lungimirante e sperimentare con coraggio. I padrini inoltre fanno in modo che i responsabili delle iniziative strategiche abbiano accesso alle risorse necessarie. Anche tutti gli alti ufficiali superiori si impegnano affinché il progetto abbia successo. Nei sounding board, le idee dei responsabili vengono discusse con gli AUS che, in veste di quadri di grande esperienza, possono fornire preziosi feedback.

Al ritmo della revisione della legge militare

I risultati che emergono dalle proposte delle iniziative strategiche richiedono in parte degli adeguamenti alla legge militare. I lavori per la revisione del 2026 hanno preso avvio parallelamente al rapporto iniziale. Occorrerà anche uniformare la legge con le capacità necessarie previste dagli obiettivi 2030 sul piano del personale e del materiale. I responsabili vengono coordinati e seguiti dal settore Sviluppo a lungo termine D/Es. Le necessità, i contenuti, le conseguenze e le proposte al Comando dell'esercito vengono coordinati nel quadro di rapporti Blue Room che si svolgono su base regolare.

Il fallimento non è un'opzione

I primi colloqui di coordinamento con i padrini del Comando dell'esercito si sono tenuti già durante il rapporto iniziale. Circa un terzo dei responsabili è già all'opera da alcune settimane. Per la maggior parte di loro il rapporto iniziale è stato il punto di partenza verso nuove sfide. Il capo dell'esercito lo ha affermato molto chiaramente: «Se non facciamo nulla l'esercito cesserà di esistere. E dato che l'esercito costituisce l'ultima riserva di sicurezza della Svizzera, il fallimento non è un'opzione».