Chiarimenti del Capo dell'esercito sugli eventi d'attualità
Negli ultimi giorni i media hanno scritto e parlato molto dell'esercito e dei suoi vertici. Non voglio entrare nei dettagli in questa sede.
17.11.2018 | Capo dell'esercito, comandante di corpo Philippe Rebord
Sul piano del diritto disciplinare e del diritto penale non può essere mossa alcuna accusa nei nostri confronti. A livello morale tuttavia sì. Nell'esercito sono effettivamente sopravvissute delle tradizioni e delle abitudini che non sono più al passo con i tempi. Dal punto di vista odierno, con autocritica sono giunto alla conclusione che presso di noi, al vertice dell'esercito, sono stati commessi degli errori morali. Mi scuso con voi e con tutte le persone in Svizzera che giustamente si aspettano il nostro impegno a favore della loro sicurezza nonché un utilizzo responsabile del denaro dei contribuenti. Vi prometto che in futuro mi impegnerò affinché i soldi pubblici vengano gestiti con la massima oculatezza.
Il capo del DDPS ha ordinato un cambiamento di mentalità. Anch'io lo ritengo importante. Il primo passo consiste nell'applicare da subito sistematicamente e con convinzione le nuove istruzioni concernenti le spese, gli eventi e la consegna di omaggi. Tali istruzioni mirano anche a standardizzare i processi relativi alle spese e disciplinano le responsabilità e i controlli.
Sono consapevole del vostro impegno quotidiano a favore dell'esercito e della protezione delle persone in Svizzera. Tuttavia capisco l’incomprensione suscitata nella popolazione. Voglio contribuire a mettere fine il più velocemente possibile a questa polemica in modo tale che l'immagine dell'esercito migliori nuovamente grazie a ottime prestazioni. Farò tutto il possibile affinché abbia luogo il cambiamento di cultura e l'esercito torni a brillare solo per le sue attività.
Capo dell'esercito
Comandante di corpo Philippe Rebord