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Pronti, se necessario

In seguito al miglioramento della situazione l'esercito licenzia con obblighi di prontezza una parte delle truppe sanitarie in servizio d’appoggio. In tal modo militari licenziati dall’impiego sono di nuovo a disposizione dell'economia, ma in caso di necessità potranno essere nuovamente chiamati in servizio in modo mirato e in tempi brevi.

25.05.2020 | Comunicazione Difesa, Eve Hug

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Foto: ©DDPS, Sina Guntern, CME

Considerata la diminuzione delle richieste d’appoggio da parte dell’esercito presentate dai Cantoni in relazione alla crisi del coronavirus, l’esercito ha licenziato dall’impiego una parte delle truppe in servizio d’appoggio. I licenziamenti dall'impiego sono stati in parte connessi a obblighi di prontezza. Tale misura garantisce che l'esercito possa continuare a tenersi pronto a fornire rapidamente un aiuto su misura quando e dove è necessario. La smobilitazione parziale con condizioni di prontezza è espressione della capacità dell'esercito di adattarsi alla situazione attuale.

Definizione delle priorità dei licenziamenti

Per i licenziamenti dal servizio sono stati considerati criteri civili e privati: in primo luogo sono stati licenziati militari che lavorano in microimprese o che ricoprono una funzione importante nel settore dell'approvvigionamento economico del Paese oppure nel settore delle infrastrutture critiche. Inoltre sono state prese in considerazione le persone che svolgono compiti di assistenza e cura di famigliari o che devono assolvere un esame importante. In un secondo momento sono stati licenziati gli ex militari in ferma continuata delle truppe sanitarie. In seguito, da fine aprile sono state licenziate dal servizio altre formazioni, in parte con obblighi di prontezza.

Mobilitazione nell'arco di 24 ore

Con gli obblighi di prontezza vengono creati presupposti favorevoli per una nuova mobilitazione. Tale misura permette da un lato di garantire la reperibilità di militari per un periodo di tempo limitato e dall'altro di preparare e riservare il materiale, in particolare per le formazioni in prontezza elevata. Se la situazione nazionale dovesse cambiare e i Cantoni presentassero nuove richieste d'appoggio, le formazioni con obblighi di prontezza potrebbero essere nuovamente chiamate in servizio nell’arco di 24 ore.

Sgravio finanziario

L'impiego dell'esercito ha ripercussioni finanziare, organizzative e in materia di personale, sia per i militari sia per i loro datori di lavoro civili. Il Consiglio federale ha pertanto deciso che ai militari impiegati nel servizio d'appoggio che durante l'impiego non hanno ricevuto il 100% dello stipendio percepito prima del servizio sarà indennizzata la differenza tra l'IPG e il loro reddito medio prima del servizio. Una volta concluso l'impiego nel servizio d'appoggio, i militari interessati possono richiedere l'indennità compilando il formulario online.

Sospensione della cassa malati

Inoltre, i militari che hanno prestato oltre 60 giorni di servizio militare in un unico periodo possono sospendere la loro assicurazione malattia senza dover versare premi, chiedendo, una volta concluso il servizio, il rimborso dell'assicurazione di base per la durata del servizio prestato. A tal fine i militari devono inviare alla rispettiva cassa malati l'apposito formulario debitamente firmato. Il formulario (05.019) è preparato dal contabile e confermato dal comandante.

Contatto per ulteriori informazioni

Eventuali domande o dubbi relativi al servizio d'appoggio dell'esercito, in particolare per quanto riguarda gli obblighi di prontezza, possono essere rivolti all'indirizzo e-mail: eco@vtg.admin.ch.


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